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“2 luglio 2009” cambia la faccia di questo Paese

Di Norma Ferrara il . Atti e documenti, Emilia-Romagna

  Savignano 2009, l’assemblea nazionale di Libera, ha gli occhi dell’Italia che cammina, lavora, studia, s’informa, vive il territorio, 365 giorni l’anno. Savignano 2009 ha gli occhi di Rashid, cittadino del mondo e atleta che corre per il nostro Paese. Nel quartiere del Capo a Palermo, Rashid di origini marocchine ci è arrivato quando aveva 9 anni, oggi ne ha 33 e racconta come pochi anni dopo il suo arrivo sia riuscito a trovare  la legalità attraverso lo sport. Rashid  corre da quando aveva 12 anni ed è correndo che è scappato da quell’angolo di Palermo in cui al suo rientro la sera trovava sotto il portone di casa, spacciatori e mafiosi. Una storia di passione, grinta e libertà che ha portato questo ragazzo a rappresentare l’Italia alle olimpiadi di Sydney e in molte altre competizioni internazionali. Rashid oggi collabora con Libera a Palermo e con altre associazioni sportive cercando di far trovare ad altri giovani ragazzi/e dei quartieri di Palermo la strada per la legalità passando attraverso lo sport. Questa storia che intreccia migrazione, sport e cultura della legalità è una storia italiana di quella Italia che non si difende di fronte all’altro ma si apre trasformando le insicurezze di tutti in speranze. Oggi Rashid, infatti, è una speranza per i ragazzini dello Zen di Palermo, della Kalsa o di Brancaccio. Questa storia è una pagina della tre giorni che anche quest’anno ha riunito nel modenese i rappresentanti di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità aderenti a Libera.

 Il popolo di Libera cresce. Tre giorni intensi di dibattiti, incontri, di riflessioni stimolate da Don Luigi Ciotti, (riconfermato presidente per i prossimi tre anni) e da altri autorevoli relatori e amici di Libera (da Nando Dalla Chiesa a Gincarlo Caselli) che quest’anno analizzato il  tema “Il rumore delle coppole, il silenzio dei colletti”.  Mafie che provano ad inabissarsi, a rendersi invisibili nel Paese mentre aprono varchi nei settori chiave della società: dalla politica, all’economia, persino all’informazione. Una scelta strategica che ha moltiplicato il volume  di affari che queste producono e fanno circolare in giro per il mondo. Ma 365 giorni sono trascorsi dall’ultimo ritiro in terra emiliana e i tanti volti nuovi, freschi e attenti che hanno animato questo Savignano sono la rappresentazione concreta anche di numeri che Libera negli ultimi anni sta silenziosamente mettendo in fila, gli uni dietro gli altri, con coerenza, continuità e umiltà, dal Piemonte alla Sicilia, dalla Sardegna alle Marche. Si moltiplicano infatti  le presenze, i volti, i nomi di pari passo alla nascita di presidi e coordinamenti in molti territori. Sono oltre 4300 le scuole coinvolte in percorsi di educazione alla legalità, 51 le università che collaborano con Libera, oltre 2500 le iniziative di formazione, oltre 50 soggetti istituzionali, del mondo delle cooperative associazioni coinvolti nelle cooperative di Libera Terra, 600 i familiari delle vittime delle mafie in rappresentanza di un coordinamento di oltre 3000 familiari, 41 Ong di oltre 26 paesi europei che fanno parte della rete internazionale di Libera.

Il “2 luglio 2009” cambia la faccia di questo Paese. “Ma mentre tutto questo accade, mentre cresce Libera e questa coscienza di corresponsabilità – sottolinea il presidente di Libera Don Luigi Ciotti –  tutto intorno c’è una distanza, una frattura fra tutto il positivo del quotidiano e la direzione che il Paese sta seguendo”.  “Il 2 luglio 2009  è una data da non dimenticare – continua Don Ciotti– non dobbiamo dimenticare il giorno in cui il nostro Parlamento ha approvato una legge che stabilisce che i migranti per il solo fatto di essere nel nostro Paese commettono un reato. E’ la giornata più triste, più buia di questi ultimi anni in Italia”.

 Corruzione e mafizzazione nel Paese.  E’ con gli occhi dei referenti di Libera che custodiscono dolore e rabbia per queste scelte che si guarda al Paese in questa tre giorni parlando di corruzione, mafizzazione e giustizia in Italia con  Franco Cazzola dell’università di Firenze  e Nando Dalla Chiesa, presidente onorario di Libera. Ma anche di  Giustizia con Giacarlo Caselli e informazione con Roberto Morrione presidente delle fondazione Libera Informazione.

Lombardia: la ‘ndrangheta si sta federando nella regione. Lo racconta a Savignano sul Panaro Vincenzo Macrì, magistrato calabrese che tempo fa definì “Milano la capitale della ndrangheta” dichiarando senza mezzi termini: “la ‘ndrangheta si sta “federando” in Lombardia per poter agire meglio e fare maggiori affari. Ancora informale la notizia del prossimo 21 marzo a Milano Libera lancia comunque il prossimo appuntamento invece già alle porte Contromafie 2009. “La seconda edizione degli Stati Generali dell’Antimafia si svolgeranno il prossimo 23, 24, 25 ottobre a Roma – dichiarano da Libera – sarà un grande appuntamento dell’antimafia civile e responsabile un momento di analisi, di lavoro, confronto, partecipazione, progettazione di tutte quelle realtà, che con ruoli e competenze diverse, a titolo diverso in questo Paese, ogni giorno, combattono le mafie”.

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