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Dalla fiamma tricolore alle fiamme gialle

Di Enzo Palmesano il . Campania

Scatta l’inchiesta sul grande affare della vigilanza privata. I rapporti della Eagle srl con la Pignataro Patrimonio srl. Guai in vista per l’ex assessore Baldo Borrelli e forse anche per altri. “Nostalgia canaglia” come nella canzone di Al Bano e Romina Bio-Power

“Nostalgia, nostalgia canaglia, che ti prende proprio quando non vuoi”, come in una vecchia e non dimenticata canzone di Al Bano e Romina Power, quest’ultima sintomaticamente ribattezzata da ambienti dell’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore Romina Bio-Power. Potrebbe esserci proprio la nostalgia all’origine dei guai giudiziari che da un po’ di tempo si stanno addensando sulla maggioranza di centrodestra del Comune di Pignataro Maggiore, dove la parte del leone la fanno gli ex camerati di An e del vecchio Msi-Dn, con la ruota di scorta di un campione mondiale di “salto della quaglia”, il vicesindaco Piergiorgio Mazzuoccolo (Udc), ex nemico del sindaco Giorgio Magliocca (Pdl, ex An).

Indimenticabile, per vari amministratori comunali, la vecchia Fiamma Tricolore; e averla dovuta per forza archiviare rappresenta un dolore lancinante che non si sopisce. Così, non potendo rispolverare la Fiamma Tricolore – improponibile nel nuovo contesto politico – c’è chi potrebbe aver pensato ad un surrogato, a una Fiamma qualsiasi pur di veder ancora lumeggiare il fatidico simbolo, semmai non proprio uguale a quello dei bei tempi andati. La trovata di genio sarebbe stata quella di sostituire alla Fiamma Tricolore le Fiamme Gialle della Guardia di Finanza che è sempre più presente nelle stanze di Palazzo Scorpio, sede dell’Amministrazione comunale pignatarese. Detto fatto: una ventata di spregiudicatezza politico-amministrativa ed ecco che le Fiamme Gialle (unitamente alla magistratura) hanno acceso i riflettori sulla classe politica locale. Insomma, dalla Fiamma Tricolore alle Fiamme Gialle, con il conseguente recente arresto del consigliere comunale Franco D’Alonzo, presidente della squadra del “Pignataro calcio” (nota come la “squadra del sindaco”), nell’ambito dell’inchiesta sulla centrale cosiddetta “a biomasse” della Biopower, in realtà un inceneritore. Come è noto, Franco D’Alonzo – nel caso “centravanti di incassamento” -, secondo l’accusa del valoroso pubblico ministero della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, dottor Maurizio Giordano, avrebbe percepito denaro per la squadra di calcio ad opera dell’imprenditore Tommaso Verazzo, anch’egli arrestato nell’inchiesta Biopower.

Ma non è finita qui. Mercoledì 24 giugno 2009, infatti, c’è stato un altro blitz delle Fiamme Gialle a Palazzo Scorpio. La notizia è stata pubblicata in data 25 giugno 2009 dalla testata giornalistica online ww.comunedipignataro.it, di cui è editore il camerata Pietro Ricciardi, già candidato (non eletto) nella lista del sindaco: “Nella mattinata di ieri i militari delle Fiamme Gialle hanno acquisito la documentazione relativa al contratto della Pignataro Patrimonio con una società di servizi attiva nel settore della vigilanza privata, tra i cui dipendenti figurava – in passato – un consigliere comunale eletto tra le fila di Alleanza Civica. Le Fiamme Gialle hanno acquisito la documentazione e le fatture emesse dalla società di vigilanza Eagle srl e la convenzione stipulata con la società comunale.
A quanto è dato sapere i militari della polizia tributaria di Caserta stanno eseguendo gli stessi controlli presso tutti i clienti della Eagle srl”. Di più, al primo impatto, la testata magliocchiana non poteva dire, visto che Pietro Ricciardi fa parte del consiglio d’amministrazione (carica retribuita) della municipalizzata per la raccolta dei rifiuti, Pignataro Patrimonio srl, unitamente a Mario Di Cosmo (un ex portaborse del parlamentare dell’Udc Domenico Zinzi, grande amico del vicesindaco Mazzuoccolo) e all’ingegnere Giuseppe Vitiello, ribattezzato scherzosamente dai pignataresi il “Vitiello d’oro”.

L’inchiesta che ha provocato il nuovo blitz delle Fiamme Gialle riguarda tra l’altro l’appalto per la vigilanza notturna al depuratore comunale, dove sono pure parcheggiati i mezzi per la raccolta dei rifiuti. Notizie in merito al nodo della vigilanza sono contenute nella relazione del consiglio d’amministrazione della Pignataro Patrimonio srl al Consiglio comunale del 17 aprile 2008, paragrafo “ALLESTIMENTO DELL’AREA PRESSO IL DEPURATORE COMUNALE PER IL RICOVERO MEZZI E PER L’AUTOCOMPOSTAGGIO”. “L’organizzazione del servizio – si legge nella relazione – richiede necessariamente la disponibilità di un’area dove ricoverare i mezzi e dove consentire al personale di spogliarsi o di usufruire dei servizi igienici e della doccia.
Tale area è stata individuata presso il depuratore comunale, dove sono presenti locali spogliatoi, bagni, locali tecnici ed un piazzale di adeguate dimensioni.
L’uso di tale area è stato richiesto al Comune, nella persona del dirigente tecnico.
I composter da 1050 litri sono stati posizionati, unendone due a due, nell’area del depuratore, in modo da poter accogliere il materiale proveniente dalla famiglie sprovviste di un proprio giardino.
Inoltre è stata realizzata, nella stessa area, una piccola piazzola ecologica per il conferimento delle frazioni differenziate da parte degli utenti, area vigilata dal personale della Pignataro Patrimonio. La scelta dell’area del depuratore è stata fatta in considerazione del fatto che tale impianto già possiede i requisiti tecnici e normativi che vengono richieste alle attività sopra indicate.
Pignataro Patrimonio provvederà alla corretta tenuta e manutenzione dell’area. Inoltre è stata affidata, da parte della Pignataro Patrimonio srl, alla Eagle srl, individuata dopo una selezione tra 3 società del settore, un servizio di portierato presso il depuratore comunale di Pignataro Maggiore secondo le seguenti modalità:
1) Il servizio si svolgerà giornalmente con un operatore in divisa, dalle ore 24 alle ore 6, per un totale giornaliero di ore 6;
2) Durante tale servizio l’operatore svolgerà anche prestazioni di piccola manutenzione, secondo le disposizioni dei responsabili del servizio della Pignataro Patrimonio srl;
3) Il servizio avrà inizio il giorno 2/4/2008, e avrà durata di anni 1, tacitamente rinnovato, salvo disdetta di una delle parti da comunicarsi entro 6 mesi dalla scadenza con lettera raccomandata;
4) Il compenso previsto per tale servizio è quantificato in euro 11 (undici euro) orarie, omnicomprensive di ogni altro costo, oltre IVA, applicando uno sconto del 25% nei primi due mesi;
5) Il servizio sarà fatturato mensilmente, con pagamento a 90 giorni dalla data di emissione. L’affidamento di tale servizio si è reso necessario per evitare atti vandalici o dolosi che potessero danneggiare i beni della società”.

Un servizio, aggiungiamo noi, che non è servito ad evitare furti: i ladri, infatti, facevano incursioni nell’area del depuratore prima che il vigilante prendesse servizio per il turno di guardia. Ma la vera questione è un’altra, quella che probabilmente ha attirato all’attenzione di Fiamme Gialle e magistratura: come mai tra le varie ditte di vigilanza privata l’ha spuntata proprio la Eagle srl “tra i cui dipendenti figurava – in passato – un consigliere comunale eletto tra le fila di Alleanza Civica”, volendo prendere per buone le prudenti parole della testata giornalistica di Pietro Ricciardi? Non si è verificato un evidente conflitto di interessi? Con quali modalità e quali garanzie di trasparenza si è svolta la selezione tra le tre ditte evocate dalla prosa ricciardiana? Quali sono le eventuali responsabilità del consiglio d’amministrazione della Pignataro Patrimonio srl e quali del sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali? Sono domande alle quali, sul piano giudiziario, risponderà la magistratura. E le attese nella maggioranza di centrodestra non sembrano essere impronta
te all’ottimismo se l’assessore Baldo Borrelli (che resta in carica quale consigliere comunale) si è dimesso proprio mentre si diffondevano in maniera più insistente le notizie degli accertamenti delle Fiamme Gialle in materia di vigilanza privata; e il sindaco Magliocca non riesce a trovare nessuno che voglia la poltrona di assessore con la conseguente succosa indennità.

A completare il quadro, va precisato che il consigliere comunale che risultava essere dipendente della Eagle srl è proprio il camerata Baldo Borrelli, ora in fuga dalla scottante poltrona di assessore. Ma siamo sicuri che il ruolo effettivo di Baldo Borrelli nella Eagle srl sia stato “solo” di dipendente e non pure quello di coordinatore-dirigente-imprenditore? Il sodalizio nella vigilanza privata che sembrava esistere tra Baldo Borrelli e Franco D’Alonzo (entrambi esperti del ramo) ha riguardato pure la Eagle srl? Quali referenze e quale esperienza può mettere in campo un’altra ditta di vigilanza privata, la Securitas di Colaprete Adriano, che sembra avere molto successo tra gli stabilimenti dell’area industriale di Pignataro Maggiore e che assume vigilanti tutti riconducibili all’area politica e amicale del sindaco Magliocca, del vicesindaco Mazzuoccolo e dell’Amministrazione comunale in genere? Ci sono rapporti (“ufficiosi” anche se non ufficiali) tra la Eagle srl e la Securitas? Lo accerterà naturalmente la magistratura, con l’aiuto delle Fiamme Gialle. Quelle Fiamme Gialle somiglianti, per qualche inguaribile camerata, alla nostalgica Fiamma Tricolore. E si sa che la Guardia di Finanza, con le sue Fiamme Gialle (come potrebbe confermare da par suo Franco D’Alonzo, esperto di vigilanza privata, di calcio e di Ecoquattro, ma anche di spettacolo), opera allo stesso modo della “nostalgia, nostalgia canaglia” evocata dalla famosa canzone di Al Bano e Romina Bio-Power: “Ti prende proprio quando non vuoi”. 

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