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Intercettazioni, a Pignataro Maggiore non servono
Fermare lo scandalo

Di Enzo Palmesano il . Campania

In queste ultime ore si sta facendo sempre più forte la polemica politica sulle limitazioni in materia di intercettazioni, anche perché l’Associazione nazionale magistrati ha sottolineato con grande severità che con le nuove norme si darebbe un colpo mortale alle indagini. E c’è chi ha aggiunto che in realtà il potere politico vorrebbe rendere impossibili le inchieste giudiziarie sui colletti bianchi, sui politici, sugli intrecci perversi tra pubblica amministrazione e malaffare.

E’ una questione interessante e delicata che riguarda tutta l’Italia, con l’esclusione di un unico Comune, quello di Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta. A Pignataro Maggiore, infatti, fino al momento in cui scriviamo, le intercettazioni telefoniche e ambientali eventualmente disposte dalla magistratura a carico di Palazzo Scorpio, sede dell’Amministrazione comunale, hanno fatto acqua da tutte le parti. Una sensazione che si ricava dal fatto che di intercettazioni a Palazzo Scorpio, con annesse le presunte modalità di collocazione di microfoni e antennine, si è parlato addirittura tra i buontemponi di piazza Umberto I, che si divertivano a scherzare su “cantanti” impegnati nel Festival non di Sanremo ma di San Giorgio Martire, protettore di tutti i cittadini di Pignataro Maggiore non esclusi gli esponenti politici.  I risultati delle inchieste per ora hanno dato purtroppo ragione ai buontemponi di piazza Umberto I, visto che – facciamo un esempio – mentre tutto il resto dell’Italia parla al telefono, al bar o in ufficio di calciomercato, a Pignataro Maggiore gli esponenti politici discettano non di Kakà e Cristiano Ronaldo ma delle penitenziali privazioni delle Carmelitane Scalze.  Non è dato sapere se si siano verificate falle nel sistema o se qualcuno sia dotato di un aggiuntivo potere di immaginazione, ma resta la consapevolezza che finora le intercettazioni a Palazzo Scorpio si siano rivelate come il classico segreto di Pulcinella. 

Ovviamente, speriamo di essere smentiti al più presto da notizie concrete. Ma se le scherzose allusioni dei buontemponi di piazza Umberto I dovessero essere confermate dalla dura e definitiva realtà dei fatti, non resterebbe che chiedere un nuovo provvedimento di legge per vietare ogni tipo di intercettazione, telefonica o ambientale, a carico di Palazzo Scorpio e dei suoi silenti inquilini. Sarebbe – tale provvedimento di legge – un altro record di Pignataro Maggiore. A vergogna si aggiungerebbe vergogna, a scandalo si aggiungerebbe scandalo. Ma è sempre meglio che assistere, a Pignataro Maggiore, allo sperpero inutile – per intercettazioni inutili – del denaro dei cittadini. Che attendono giustizia e intanto pagano per tutti e tutto, ivi comprese le intercettazioni-colabrodo. 

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