Messina Denaro, lezioni di latitanza a Lo Piccolo
Sono i consigli del super latitante
Matteo Messina Denaro al più giovane dei Lo Piccolo, Sandro. Consigli
di comportamento e su come trascorrere la latitanza. Scritti in uno
dei pizzini trovati dalla Polizia il 5 novembre del 2007 nel covo di
Giardinello dove i Lo Piccolo si nascondevano. Grande confidenza fra
i due, Messina Denaro leggendo quello che scrive lo si può immaginare
con atteggiamento paterno, mano sulla spalla, a raccontare al più giovane
Sandro Lo Piccolo come affrontare la circostanza, senza abbattersi troppo,
ma trovando spunti per esaltarsi.
“Per il giovane: carissimo
ciao, scusami se mi permetto di darti del “tu”, credo di avere
qualche anno in più di te ma sono ancora giovane anche io e preferisco
che ci diamo del “tu”. Sai, mi dispiace le condizioni in cui
ti trovi, so cosa vuole dire perché
anche io ho cominciato da giovane ed ormai sono passati tanti anni;
capisco che la gioventù vorrebbe essere passata in altri modi ma purtroppo
un uomo non può cambiare il suo destino, un uomo fa quel che può
fino a quando il suo destino non si compia, l’importante
è vivere il tutto con serenità e con dignità, in fondo il mondo non
è nostro e questa vita comunque passerà. Stai sempre vicino al tuo
papà, ciò è importante per lui e per te stesso. Scusami se mi sono
permesso di dirti queste poche parole, ti ho parlato come si parla ad
un fratello ed in modo affettuoso, ti auguro un mondo di bene. Ciao
a te mio caro”.
Consigli giunti a Sandro Lo
Piccolo da chi è latitante dal 1993, 16 anni sono trascorsi dalla sua
precipitosa fuga da Castelvetrano, andando a raggiungere il padre, il
“patriarca” della mafia belicina Francesco Messina Denaro, che era
già ricercato da un anno. Una latitanza che però non sarebbe tutta
sacrifici per il boss del Belice, che nel frattempo non ha evitato frequentazioni
femminili, è diventato genitore mentre era ricercato, la moglie e la
figlia vivono oggi nella casa dei Messina Denaro a Castelvetrano,
assieme alla nonna, Lorenza. In ogni stanza di questa casa ci sono due
foto messe a fianco e in ogni dove, quella di Francesco e Matteo, padre
e figlio, per segnare che loro da lì non se ne sono mai andati.
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