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Processo Joti: le decisioni del Gup Indellicati

Da Strill.it il . Calabria

Si è concluso il processo, per coloro che hanno scelto il rito
abbreviato, scaturito dall’operazione “Joti”, condotta dalla Sezione
Narcotici della Polizia di Reggio Calabria il 16 gennaio del 2008. Trentasei condanne e trentuno assoluzioni e oltre 210 anni di
carcere complessivi. La condanna più pesante, emessa dal Giudice per
l’Udienza Preliminare, Carlo Indellicati, riguarda Orazio Ficara,
condannato a 16 anni di reclusione, mentre gli imputati Rocco Alvaro,
Antonino Anile, Claudio Fedele, Fabio Forgione e Maurizio Marino sono
stati condannati a 10 anni e 8 mesi di reclusione in carcere. Per un
imputato, Giovanni Calabrò, il Gup Indellicati ha dichiarato la propria
incompetenza disponendo la trasmissione degli atti a Tribunale dei
Minorenni. L’operazione Joti, del gennaio 2008, grazie al lavoro della
Narcotici, diretta da Diego Trotta, aveva consentito di accertare come
nella città di Reggio Calabria fosse presente un vasto traffico di
droga, in particolare cocaina e hashish. Sostanza stupefacente
spacciata anche nella curva sud dello Stadio “Granillo”, da parte di
nordafricani e di elementi radicali del tifo, e nella scuola cittadine.
Tra gli istituti individuati nelle indagini figurano il liceo
scientifico “Leonardo da Vinci”, l’Istituto Tecnico Industriale
“Panella” e l’Istituto professionale “Vallauri”. L’associazione
prevalentemente operante a Reggio Calabria, poteva vantare
articolazioni territoriali sia nel versante jonico (comprensori della
“Locride” di Melito Porto Salvo, Roghudi e Palizzi) che tirrenico
(comprensori della “Piana di Gioia Tauro” di S. Eufemia d’Aspromonte,
Bagnara Calabra e Sinopoli) della provincia.

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