Niscemi, la soddisfazione del sindaco per la lotta al racket
Se cittadini, istituzioni e forze dell’ordine
collaborano, battere il racket è possibile. Ne è convinto il primo
cittadino di Niscemi, Giovanni Di Martino, all’indomani dell’operazione
che ha sgominato un gruppo di recente formazione specializzato nelle
estorsioni ai danni di proprietari fondiari niscemesi.
“Questi arresti – commenta il sindaco – dimostrano come nella nostra
realtà si stia ben radicando la presa di coscienza dei cittadini e
degli imprenditori contro i fenomeni estorsivi.”
I cinque arresti scattati nell’ambito
dell’operazione, denominata ‘Minotaurus’, hanno colpito Arcangelo
e Gioacchino Ottavario, Flavio Laudani, Alessandro Lanzafame e Benito
Alberto Privitera, questi ultimi pregiudicati e residenti nel Catanese,
accusati di aver estorto denaro a otto imprenditori agricoli che circa
vent’anni fa avevano acquistato a un’asta del Tribunale di Gela
trenta ettari di terreno confiscato agli stessi Ottavario. Secondo gli
inquirenti, i cinque avrebbero chiesto 170mila euro a una prima vittima,
quale risarcimento del valore del fondo acquistato all’asta.
Ulteriori elementi dimostrano come gli Ottavario avessero inoltre truffato
potenziali acquirenti incassando caparre per la stipula di contratti
dei terreni già confiscati, avvalendosi della mediazione del boss Carmelo
Barbieri, oggi collaboratore di giustizia, che ha confermato il suo
coinvolgimento. Ma se gli autori materiali dell’arresto sono stati
gli uomini della Squadra Mobile e del Commissariato di Niscemi, gran
parte del merito va alle vittime della tentata estorsione, che hanno
sporto denuncia alle autorità, permettendo di riprendere le minacce.
È questo il principale motivo di soddisfazione
del sindaco Di Martino, che ha sottolineato come gli arresti siano il
frutto della collaborazione fra istituzioni e cittadinanza, finalmente
unite in un fronte per la legalità. “L’amministrazione che rappresento
– ha detto il primo cittadino – ha certamente contribuito a questo
percorso con l’introduzione di diverse misure, prima fra tutte il
Pacchetto Antiracket che prevede l’esenzione per cinque anni dei tributi
locali per tutti gli imprenditori che denunciano. Un impegno che non
è stato disatteso, dati gli importanti risultati ottenuti.”
Il successo dell’operazione rappresenta un segnale incoraggiante nella
prospettiva del contrasto al racket e dimostra il ruolo decisivo delle
denunce da parte di chi è vittima di estorsioni. Niscemi docet, insomma:
“La città sta vivendo una nuova primavera – conclude Di Martino
– che ha come protagonisti proprio i cittadini.”
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