‘Ndrangheta: confermata in Appello condanna del boss Teodoro Crea
E’ stata confermata in Appello la condanna a dieci anni di reclusione
per il reato di estorsione del superboss di Rizziconi, Teodoro Crea,
detto “Zio Paperone”. Insieme a quella del capobastone, ridotto in
sedia rotelle dopo un agguato, sono state confermate anche le condanne
per i figli dello stesso Crea, ai quali è stata comminata la pena di 9
e 8 anni. Hanno retto, dunque, le ragioni dell’accusa, sostenute del
Procuratore Generale Ezio Arcadi. Teodoro Crea è stato arrestato il 13
luglio del 2006 nella frazione Castellace del comune di Oppido
Mamertina, nella piana di Gioia Tauro, a 67 anni, durante una riunione
di ‘ndrangheta insieme ad altri due affiliati. La sua storia, e quella
del suo arresto, si intreccia in maniera decisiva e inquietante con le
vicende di Pasquale Inzitari, l’imprenditore-politico in carcere da
circa un anno, e Nino Princi, fatto saltare in aria a Gioia Tauro, nel
2008.
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