Dalle macerie del terremoto nasce il presidio di legalità di Libera
Presentazione venerdì 5 giugno
Ore 15,00 presso la “Tenda dei comitati”
Parco Unicef – L’Aquila
Saranno presenti:
Gabriella stramaccioni (Direttrice di Libera)
Roberto Morrione (Direttore di Libera Informazione)
Angelo Venti (Redattore di it/” target=”_blank”>SITE.IT)
Piero Orsatti (redattore di Left)
Dalle macerie del terremoto rinasce all’Aquila, in particolar modo nel comuni colpiti dal sisma, il presidio di Libera, associazione, nomi e numeri contro le mafie presieduta da Luigi Ciotti. Un presidio di legalita’ e di verita’. E che si avvale di un gruppo attento “scrutatore” della realtà locale, che lavora in sinergia con la struttura nazionale di Libera e del settore di Libera Informazione.
Il presidio sarà presentato venerdi’ 5 giugno alle ore 15,00 presso la Tenda dei Comitati in Via Strinello-Parco Unicef-L’Aquila. Saranno presenti Gabriella Stramaccioni, direttrice di Libera, Roberto Morrione, direttore di Liberainformazione; Angelo Venti, redattore di www.site.it, Pietro Orsatti, redattore di Left. Un presidio che nasce per essere vicini alle popolazioni, per monitorare le fasi della ricostruzione, tenere sempre accese le antenne su quello che accade in Abruzzo, soprattutto quando calerà il silenzio. Sin dalle prime ore abbiamo denunciato il rischio incombente delle infiltrazioni mafiose nella rimozione delle macerie e l’attenzione sui soldi che arriveranno per la ricostruzione. Il nostro compito sarà di porre domande e trovare delle risposte. Per garantire trasparenza nell’operazioni di rimozione , per combattere e denunciare le ingiustizie nell’opera di ricostruzione, per verificare se ci sono state colpe e collusioni. E impedire l’infiltrazione delle mafie nel nuovo , appetibile, business. E evitare sperpero di denaro pubblico. Compito di Libera sarà quello di raccontare quello che succede con il cuore e con la testa. Senza dimenticare cosa hanno rappresentato nel nostro paese le tragedie del passato. E pensiamo al terremoto dell ‘Irpinia. In Campania alla tragedia del terremoto segui’ quella del la malaricostruzione. Il trionfo del cemento e di grandi cattedrali nel deserto.Sprechi, corruzione e camorra. E parallelamente una lentezza esasperata nella ricostruzione delle case. Ci devono servire per non sbagliare oggi e domani in Abruzzo.
E se c’è una lezione del dopo-terremoto che ancora non è stata tratta dalla classe dirigente di questo Paese, passata, presente e futura, a cominciare da quella politica, è forse proprio questa: l’ambiente è una risorsa strategica dell’Italia, che non può essere lasciata impunemente in mano a chi la saccheggia per trarne profitto. Noi, per quello che possiamo fare, staremo molto attenti. Con passione e umiltà. E con quella quota di corresponsabilità che da anni contraddistingue il nostro percorso di giustizia e di verità.
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