Bibli Paganica
Una biblioteca attrezzata per bambini a Paganica. Niente di rivoluzionario se non fosse che verrà realizzata in uno dei centri maggiormente colpiti dal sisma dello scorso 6 aprile, che nasce dall’attivismo spontaneo della società responsabile, e che ospiterà un presidio di informazione permanente sulla ricostruzione in Abruzzo. Libera e Libera Informazione, così come tutte le realtà associative e informative che operano nella regione, appoggiano con convinzione la realizzazione del progetto. L’informazione è uno degli elementi centrali che servono a fare chiarezza su una regione messa in ginocchio dal terremoto, ma che non vuole arrendersi. Purtroppo è proprio l’informazione, quella nazionale dei telegiornali e dei giornali, che manca. Se all’indomani della tragedia l’attenzione dei media si è concentrata, anche ossessivamente sull’Abruzzo, col passare del tempo è scemata, fin quasi a scomparire. I problemi sul tavolo però sono tutti ancora da risolvere. Il presidio presso la biblioteca di Paganica dimostra che c’è un’emergenza informazione in regione che non può essere sottovalutata. Il lavoro svolto in questi mesi dalla redazione di Site.it con la pubblicazione di giornali ciclostilati distribuiti nelle tendopoli, gli interrogativi Bibli Paganica posti dagli “sfollati”, le macerie tritate, la presenza di un pool di magistrati della Direzione Nazionale Antimafia, il balletto della politica sui fondi da destinare, il decreto “Abracadabra”, la richiesta di uno scudo fiscale per fare incetta di liquidità, sono tutti elementi che non possono essere sottovalutati. Il presidio informativo, in raccordo con Libera, Libera Informazione, Terra, Antimafia 2000, Left-Avvenimenti e tutte le testate giornalistiche disposte a collaborare, può contribuire a mantenere alta l’attenzione. L’impegno di Libera si collega alle presenza dell’associazione sia nelle zone terremotate che
nel resto della regione. Le mafie in Abruzzo sono una realtà che rischia di concretizzarsi ulteriormente sfruttando il business della ricostruzione. Mettere sotto silenzio le problematiche presenti, o peggio ignorarle, rischierebbe di aggravare la situazione. Il progetto della biblioteca di Paganica, che nasce dal basso grazie all’impegno volontario di singoli cittadini, associazioni, è un piccolo grande segnale. Nella speranza che possa contribuire ad un nuovo approccio della questione Abruzzo da parte dei media nazionali.
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