NEWS

Articolo 21 “a processo” a Trapani

Da Articolo21.info il . Sicilia

Nel dicembre del 2005 il consiglio comunale di Trapani votò una delibera con la quale impegnava il sindaco e la giunta a concedere la cittadinanza onoraria all’ex prefetto fulvio sodano. Il sindaco Fazio ha fatto finta di nulla fino a quando un giorno dovendo rispondere al prefetto che era stato ad Erice a ricevere la cittadinanza onoraria che in un battibaleno gli fu concessa dall’appena neo eletto sindaco di quel centro, prese carta e penna e scrisse che quella cittadinanza non l’aveva concessa per tante ragioni, anche quelle che quel prefetto gli avrebbe fatto l’affronto di non raccontargli nulla di quei mafiosi che erano andati a sfidarlo nella sua stanza quando lo volevano costringere a vendere l’azienda confiscata alla mafia, Calcestruzzi Ericina.

Ma anche per altre ragioni, non ultime la strumentalizzazione che in questo tempo dalla scoperta del piano, all’arresto di quei mafiosi, veniva fatta della vicenda che chiamava in causa anche rapporti tra quei mafiosi e la parte politica alla quale Fazio appartiene, centrodestra e forza italia (allora). In quella lettera Fazio disse che la mafia esiste ancora per sorreggere i professionisti dell’antimafia.

La storia in estrema sintesi, a segnalare anche le difficoltà di fare informazione in questa parte del territorio siciliano, a Trapani, fu raccontata in un articolo a firma di Rino Giacalone comparso sul sito articolo 21. Un articolo dove a proposito di professionisti dell’antimafia si metteva in evidenza che quell’assunto, del genere la mafia esiste perché c’è l’antimafia, di recente era uscito fuori in uno dei pizzini attribuiti al latitante Matteo Messina Denaro. Nonostante la precisazione che nessun collegamento poteva esserci tra questi e il sindaco Fazio, quest’ultimo ha deciso di agire in sede civile con una richiesta di risarcimento da 50 mila euro.Annotazione: Fazio ha dichiarato che quei soldi li darà a Libera, da Torino don Ciotti non ha ringraziato e ha direttamente rifiutato.

Il procedimento comincerà il prossimo 28 maggio dinanzi al tribunale civile di Trapani, giudice Monica Montante. Giacalone sarà difeso dall’avv. Giuseppe Gandolfo del foro di Marsala.

RIPROPONIAMO L’ARTICOLO CHE VENNE PUBBLICATO E OGGETTO DEL PROCESSO

Quella strana lettera del sindaco di Trapani Girolamo Fazio

Chi a Trapani cerca di raccontare i fatti, condurre una corretta informazione, da ieri ha trovato un importante alleato. Il sindaco avvocato Girolamo Fazio! In una lettera scritta dal primo cittadino per affermare, in puro stile di rinnovata democrazia, che in città è la sua volontà a dominare alla faccia delle decisioni magari prese dal Consiglio comunale, se le delibere non gli confinferano lui spiega di avere ragione a poterne farne a meno per la sua autorità, in questa lettera ad un certo punto Fazio scrive che “chi vuol dire la sua, in questa città, non può farlo perchè finisce per essere accusatodi essere mafioso, venduto a questo e a quello, certamente bugiardo e interessato”.

Proprio così. E’ da tempo che lo diciamo, proprio dinanzi a sue esternazioni e denunce scritte. Con una differenza: quando vengono scritte cose che al sindaco di Trapani non piacciono non si è bollati come mafiosi ma come “professionisti dell’antimafia”, quei professionisti che come lui scrive in queste lettera hanno tanti interessi, tranne uno, quello che la mafia venga sconfitta, perchè, spiega, si metterebbero in discussione tante carriere e tanti vantaggi. Fazio ha ripetuto il suo solito esercizio che è quello delle negazione della realtà, ha ribaltato le cose come in queste stesse ore si è scoperto sta facendo il capo mafia latitante Matteo Messina Denaro.

Per carità, non vogliamo dire che ci siano collegamenti, il caso vuole che in un pizzino diventato conosciuto adesso Matteo Messina Denaro grida anche lui al complotto, parla di una nuova inquisizione di Torquemada da strapazzo a proposito di chi indaga e dirige la sua ricerca. Si rivolge così ad uomini che tra le mani utilizzano un codice penale mentre lui tra le mani continua a tenere stretto un codice d’onore sporco del sangue di tanti morti ammazzati. Anche del sangue di giornalisti, di quelli che Fazio, alla pari di altri, magistrati compresi, bolla come professionisti dell’antimafia.

Forse è ora che il sindaco di Trapani faccia i nomi e indichi i vantaggi conquistati da ognuno di questi. Noi non abbiamo conosciuto professionisti dell’antimafia, ma uomini e donne fedeli allo Stato e alle Istituzioni che hanno combattuto e combattono i mafiosi e i loro complici, abbiamo conosciuto professionisti pronti a denunciare il malaffare, giornalisti che hanno raccontato e raccontano i fatti di ogni giorno, le indagini, i processi e le condanne. Tante persone che sono state minacciate, “mascariate” (sporcate nell’onore e nella moralità), isolate, che hanno subito attentati e non ci sono più per avere fatto il loro dovere.

Per rendere una cronaca completa va detto che la lettera l’avv. Fazio l’ha scritta indirizzandola all’ex prefetto di Trapani Fulvio Sodano, il prefetto che venne affrontato da imprenditori poi arrestati per mafia, che a tutti i costi volevano farlo recedere da sue iniziative, come quella di imporre alle pubbliche amministrazione di acquistare il cemento per gli appalti pubblici presso l’azienda di cemento confiscata alla mafia e che si era ritrovata tagliata fuori dalle commesse.

Quando nel 2005 si scoprì che il trasferimento improvviso di Sodano da Trapani, avvenuto nell’estate del 2003, era stato più che asupicato, ma chiesto, dai mafiosi, il Consiglio comunale della città deliberò la concessione della cittadinanza onoraria. Oggi, nel 2007, Fazio ha comunicato che questa cittadinanza a Sodano non verrà consegnata perchè oggetto di strumentalizzazione politica, perchè Sodano in tv ha parlato male della città. Ha parlato “male” della città perchè ha raccontato (e lo ha fatto con la voce della moglie, lui che adesso è inchiodato ad una sedia e non ha più l’uso della parola) della mafia e delle sue connessioni, di un sottosegretario all’Interno, Antonio D’Alì, che gli diede dell’inaffidabile quando scoprì la difesa dell’azienda di calcestruzzi, e che l’avrebbe fatto trasferire. Parlando di Cosa Nostra non se ne può dire in bene, come invece fa Matteo Messina Denaro che mistifica la realtà. Come fa, a proposito di mistificazioni, anche il sindaco Fazio. Un alleato del quale guardarsi bene.

da Articolo21.info

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link