Commemorazione delle vittime della strage di capaci. Maria Falcone: la passione dei giovani porta avanti le idee di Giovanni

“Un monumento
al lavoro di due magistrati”. Così Maria Falcone ha definito l’entusiasmo
e l’emozione del giorno che ricorda l’impegno e il sacrificio del
fratello, il giudice Giovanni Falcone, inaugurando la commemorazione
presso l’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo.

“La passione
viene dai giovani che sono qua e dei tanti che si trovano nelle quattro
piazza palermitane, piazza Magione, Borgo Nuovo, Brancaccio, Zen dove
stanno facendo la festa della Legalità. Sono proprio loro che danno
la speranza che, poco a poco, le idee di Giovanni continuano a camminare.
Saranno proprio i giovani a creare quel capovolgimento culturale grazie
al quale, noi tutti, possiamo riappropriarci del nostro territorio.
Qualsiasi risultato definitivo non potrà essere duraturo se, a questo,
non si accompagna una rivoluzione culturale che sostituisca al clientelismo,
alla raccomandazione, alla sopraffazione, un modello culturale completamente
diverso. Un modello di rispetto della persona, dell’individuo, del
senso dello Stato, di tutti quelli che sono i valori della nostra legalità
democratica”.

Maria Falcone
si rivolge al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitàno, venuto
in altre occasioni a parlare ai giovani di Costituzione europea. “E’
stato lungo il cammino della Fondazione Falcone. Molti vi hanno creduto
e ci hanno aiutato. In particolare, in questi ultimi anni, il Ministero
della Pubblica Istruzione. Maria Falcone descrive una Palermo che cambia,
che alza la testa grazie anche alla determinazione degli industriali
che dicono no al pizzo, ai giovani di Addiopizzo che supportano le scelte
di legalità.

“E’ un
cammino lungo” continua Maria Falcone. “Voglio ringraziare gli insegnanti
di tutta Italia. A questi insegnanti voglio dire grazie per aver fatto
sì che il lavoro e il sacrificio di Giovanni si trasformasse in un’indimenticabile
lezione di legalità per  i nostri giovani. Abbiamo un debito nei
loro confronti: quello di assicurare loro un futuro lavorativo. Fare
una campagna per lo sviluppo significa fare antimafia. Creare situazioni
si sviluppo economico legale non è facile nella nostra terra ma credo
ci siano i segnali perché questo possa cominciare ad attuarsi”.

La scelta del
tema della tavola rotonda “Legalità, impresa e sviluppo” non è
casuale.

“La presenza
del Presidente della Repubblica è per noi un grande regalo” conclude
Maria Falcone “ma è soprattutto un omaggio alla memoria dei nostri
morti per mano mafiosa”.