La provincia italiana vista dall’estero
Sono state depositate le motivazioni della sentenza Mills. Il tribunale
di Milano, in primo grado, ha condannato a 4 e 6 mesi l’avvocato
inglese che mentì per salvare Silvio Berlusconi da due processi nei
quali era imputato (guardia di finanza corrotta e All Iberian,
finanziamento illecito a Craxi). Berlusconi ha pagato Mills per
dichiarare il falso. C’è un corrotto e un corruttore si legge nelle
motivazioni, ma era chiaro già nel febbraio scorso, quando fu
pronunciata la sentenza. I tg
e i giornali preferirono la strada della notizia monca e omisero di
scrivere il nome del corruttore. Il tg1 delle 20, ieri, ha offerto al
primo ministro-corruttore oltre 2’ minuti di comizio, poi 30 secondi
alla sentenza e la solita zuffa politica. Alla fine non si capiva
nulla. Gandus, il presidente di tribunale vilipeso e offeso senza
‘contraddittorio’, sembrava una militante di estrema sinistra,
Berlusconi una vittima e gli avvocati del corruttore praticanti,
costretti al silenzio dal tribunale bolscevico. La sentenza che
condanna Mills e i processi a carico del primo ministro Berlusconi,
finiti prescritti o bloccati dalle leggi ad personam, vanno letti
riflettendo sul sistema informativo italiano. Abbiamo chiesto a Miguel
Mora, corrispondente del quotidiano El Pais, di raccontarci come vedono
questa provincia italiana, ai confini dell’Europa.
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