NEWS

Roghi e proiettili, stato d’emergenza a Fondi

Di Valeria Meta il . Lazio

La strategia della paura ormai dilagante
nella piana di Fondi ha fatto registrare l’ennesimo episodio di violenza:
la notte scorsa una mano ignota ha esploso un colpo di pistola contro
la vetrata dello stabilimento dei fratelli Picca. Gli imprenditori hanno
dichiarato di non aver mai ricevuto  minacce, ma è evidente che
l’episodio è da collocarsi nel quadro di confusione generale regnante
nel comune pontino. L’imminente scadenza elettorale, unita all’incertezza
per il mancato pronunciamento di Palazzo Chigi in merito alla richiesta
di scioglimento del consiglio comunale, ha fatto sì che i meccanismi
di controllo siano venuti meno, lasciando ai clan la libertà di procedere
a regolamenti di conti interni e nei confronti dei loro referenti politici.

Il proiettile di ieri arriva neanche
ventiquattr’ore più tardi del rogo che nella notte fra domenica e
lunedì ha provocato danni per circa centomila euro all’azienda ortofrutticola
Cobal, una delle imprese  della famiglia Lippa, fra i principali
produttori di cemento della zona e proprietaria di un giornale e una
rete televisiva locali che nei mesi scorsi hanno dato vita a un’imponente
campagna mediatica per sostenere l’infondatezza delle tesi che tutti
– dal Prefetto ai pubblici ministeri – ripetono da tempo, vale a
dire che a Fondi la mafia è una realtà comprovata.

Sul finire della scorsa settimana lo
stesso Ministro dell’interno Roberto Maroni, in risposta a un’interrogazione
parlamentare dell’onorevole Amici, aveva affermato la propria convinzione
della necessità di dare corso alla procedura di scioglimento del comune
di Fondi, concludendo il suo intervento con il rinvio della decisione
ultima all’esecutivo.

Ora, a fronte di una politica nazionale
che ancora temporeggia rispetto a una questione della massima urgenza,
l’escalation di violenza che ormai da almeno due mesi riempie le pagine
della cronaca fondana non può stupire. D’altronde, come sottolinea
il coordinatore di Libera Latina Antonio Turri, la percezione del fenomeno
mafioso a livello di cittadinanza è estremamente basso, anche per la
totale assenza di intermediari quali partiti e sindacati che nell’ammettere
la propria impotenza di fatto finiscono per diventare complici. Il tutto
sullo sfondo di una campagna elettorale che troppo spesso fa un uso
strumentale della legalità, ridotta a mera parola, buona per confezionare
slogan piuttosto che per designare un impegno concreto. E la sensazione,
fra smentite che intervengono sistematicamente a delegittimare l’attività
di magistratura, prefettura e polizia, è che si stia ponedo una seria
ipoteca sul livello di democrazia che Fondi può – e potrà – rivendicare.

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link