‘Ndrangheta: mutui-truffa, sgominato clan in Lombardia
A Milano la polizia di Stato ha scoperto un clan della ‘ndrangheta che,
con un originale sistema, riusciva a far erogare mutui a personaggi di
comodo e ad incassare in modo fraudolento le relative somme di denaro.
Dalle prime ore del mattino, in diverse località della Lombardia, la
squadra mobile sta eseguendo 15 ordinanze di custodia cautelare, emesse
dal gip di Milano su richiesta della locale Direzione distrettuale
antimafia, a carico dei presunti componenti di un’associazione per
delinquere dedita a truffare società finanziarie ed istituti di
credito. Attraverso la fraudolenta erogazione di mutui ipotecari, in un
anno l’organizzazione sarebbe riuscita ad accumulare la somma di oltre
800mila euro.
Capo della pericolosa associazione, secondo le
indagini, era Giuseppe Pangallo, 29 anni, di Plati’ (RC), ritenuto
esponente di spicco del clan Papalia-Barbaro, alla quale erano
destinati la maggior parte dei finanziamenti illeciti. Nel corso delle
operazioni, sono state sottoposte a sequestro preventivo tutte le quote
sociali di due srl ritenute riconducibili all’organizzazione criminale,
e quattro immobili ubicati nel Lecchese e acquistati dagli indagati. Il
clan operava sempre con le medesime modalità: dopo un primo rilevante
finanziamento, generalmente un mutuo ipotecario fatto ottenere a
soggetti presentati come clienti affidabili grazie a imprenditori
compiacenti, che fornivano la falsa documentazione che ne attestava la
solvibilità, seguivano diversi tentativi di conseguire ulteriori
crediti per l’acquisto di beni mobili. L’associazione così si
avvantaggiava di ingenti somme di danaro contante, che poi investiva
riciclandole, mentre i prestanome ricevevano piccole ricompense.
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