Cassazione: Totò Cuffaro padrino di Gianni Villari
L’on. Villari aveva querelato il collega Riccardo Orioles, direttore responsabile di Telejato nonché fondatore ed ex caporedattore dei Siciliani e di Avvenimenti, per aver dato conto nella sua news letter del fatto che l’allora deputato dell’opposizione aveva scelto come padrino di cresima e/o battesimo l’allora presidente della regione siciliana, Totò Cuffaro.
La magistratura catanese aveva disposto il non luogo a procedere. L’on. Villari aveva opposto ricorso per Cassazione. La Cassazione lo ha rigettato.
Analogo procedimento l’on.Villari aveva avviato nei confronti di Repubblica per aver pubblicato la stessa notizia nella pagine locali di Palermo. Le stesse pagine che l’editore catanese Mario Ciancio, stampatore di Repubblica in Sicilia, si ostina a non voler distribuire nelle edicole di Catania dove giunge solo l’edizione nazionale.
Da poco più di un anno, dopo manifestazioni e convegni, Repubblica con le pagine di Palermo si può acquistare soltanto alla stazione ferroviaria e all’aeroporto del capoluogo Etneo. Così, i Catanesi non hanno avuto ancora l’opportunità di sapere che il deputato regionale del Pd, presumibilmente all’opposizione, si era rivolto al capo del governo regionale di centrodestra per accompagnarlo nel tardivo avvicinamento alla religione cattolica.
Ora, possono saperlo. La Cassazione ha stabilito che Orioles narrandolo non ha commesso alcun reato.
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