Arrestato Salvatore Coluccio, esponente di spicco del narcotraffico internazionale
Dopo l’arresto del 2004 per
associazione mafiosa e narcotraffico e quattro anni di latitanza,
ieri i ROS dell’Arma dei Carabinieri hanno arrestato a Roccella
Jonica Salvatore Coluccio, ritenuto uno dei trenta latitanti più
pericolosi d’Italia, dopo averlo scovato all’interno di un
nascondiglio costruito nella sua stessa abitazione. Sin dal 3 aprile 2006, secondo la scheda del Ministero dell’Interno, erano
state diramate “le ricerche in campo internazionale, per un suo
arresto ai fini estradizionali”.
Fratello del più noto “re del
narcotraffico” Giuseppe Coluccio, conosciuto al punto da
possedere una scheda su Wikipedia e considerato uno dei capi della
cosca “Aquino-Coluccio” ovvero una delle ‘ndrine
maggiormente inserite nel circuito del narcotraffico internazionale.
Arrestato lo scorso agosto a Toronto, in Canada, dopo una latitanza
che era cominciata nel 2005 nell’ambito dell’operazione “Nostromo”
condotta dal pm della Dda di Reggio Calabria Nicola Gratteri. Quella
indagine rilevò una alleanza tra la ‘ndrangheta e Cosa nostra
catanese, grazie ai rapporti tra Coluccio e Santo Mazzei.
Le indagini condotte in questi anni
hanno evidenziato la funzione di raccordo che i fratelli Coluccio
hanno esercitato tra i grandi cartelli del narcotraffico in
Sudamerica, l’Europa e le cosche della ‘ndrangheta reggina.
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