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Nel Lazio la prim agenzia per i beni confiscati

Di Norma Ferrara il . Interviste e persone

Il ministro dell’Interno Roberto Maroni lo scorso 4 giugno aveva dato il suo parere positivo per l’istituzione di una agenzia nazionale per i beni confiscati alle mafie. Nei mesi successivi molti silenzi e rallentamenti hanno lasciato tutto in sospeso ma la proposta è stata rilanciata, da Libera e Flare, alle stituzioni europee. La settimana scorsa la Regione Lazio su proposta di Enrico Fontana (Sinistra) e Fabrizio Cirilli (Gruppo misto) ha dato il via ad una legge regionale per l’istituzione di una agenzia per i beni confiscati , un fondo di rotazione per l’estinzione delle ipoteche sugli immobili e uno di garanzia per agevolare l’accesso al credito dei destinatari dei beni. Una buona prassi di gestione locale in una regione che è sesta per beni confiscati alla criminalità organizzata, ne abbiamo parlato con uno dei primi firmatari Enrico Fontana.

Fontana, a livello nazionale tutto sembra ancora fermo ma la regione Lazio si avvia ad istituire una agenzia dei beni confiscati, attraverso una legge regionale che non ha precedenti. Com’è nata questa proposta e quale sarà l’iter che dovrà seguire?

E’ importante che la proposta di legge sia stata già approvata all’unanimità da parte delle commissioni consiliari, ora dovrà andare all’esame della Commissione bilancio per la parte relativa all’aspetto finanziario e quindi all’esame dell’aula. E’ stata sottoscritta da consiglieri di maggioranza e di opposizione e nasce da un’iniziativa condivisa da me, Cirilli e dalla presidente della commissione legalità Laurenti. La proposta nasce dalla consapevolezza che le regioni posso fare molto per accompagnare tutto l’ iter dal sequestro del bene sino alla sua definitiva assegnazione. La legge prevederà una agenzia che si occuperà esattamente di questo.

La legge prevede anche un fondo di rotazione a sostegno delle cooperative che riutilizzeranno i beni confiscati, sino ad oggi aspetto debole della legge vigente. Come funzionerà dunque il percorso?

L’agenzia seguirà tutto l’ iter del bene – si tratta ricordo di una agenzia interna alla Regione non è un “carrozzone” non ci saranno costi aggiuntivi. Sono previsti inoltre fondi di rotazione per aiutare i Comuni ad estinguere i mutui ipotecari. Se un bene sarà gravato da una ipoteca e un Comune faticherà ad averlo interverrà un fondo in cui la Regione anticiperà i soldi e i Comuni li restituiranno nel corso degli anni. Sempre la stessa legge prevede un fondo di garanzia per i soggetti che hanno il bene assegnato e non essendo proprietari del bene, faticano ad avere crediti. Questo stanziamento arriva dall’approvazione – anche questa con voto unanime – di una proposta di emendamento alla Finanziaria 2009 della Regione Lazio e che ha previsto di destinare ben 6, 9 milioni di euro in tre anni per i progetti di ristrutturazione e attività sui beni confiscati.

Beni confiscati e Lazio. Quali sono i numeri delle confische e del riutilizzo?

Il Lazio è la sesta regione in Italia come numero di beni confiscati se riusciremo rapidamente ad far approvare questa legge saremo la prima che riusciremo ad ottenere il pieno utilizzo del 100 per cento dei beni confiscati. Attualmente nel lazio sono stati destinati circa 220 -30 beni su 325, ne risultano non destinati circa 90. Abbiamo fatto un buon lavoro rispetto agli anni passati, molte di queste destinazioni hanno bisogno di essere sostenute perché sono sulla carta e non sono state trasformate. effettive assegnazioni.

C’è la possibilità che altre regioni seguano questa “buona prassi” di gestione locale?

Mi auguro che questa possa essere una prassi seguita da altri, con questa logica della sobrietà, cioè una agenzia interna, uno strumento senza costi aggiuntivi ma personale interno con propria autonomia, che segua il bene dal sequestro al riutilizzo e che sappia far mettere in rete le istituzioni. Quello di cui c’è bisogno sempre più nella lotta alla mafia sono le filiere istituzionali ordinate. Ci sono belle esperienze ma isolate. Questa Legge cerca di mettere in rete i soggetti istituzionali.

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