La prefettura della località segreta mette in sicurezza Piera Aiello
Il 6 aprile scorso dopo 18 anni la vita di Piera Aiello era stata messa a rischio da una fuga di notizie. Piera Aiello è la cognata di Rita Atria, giovane donna di Partanna (Tp) che dopo l’uccisione del padre e del fratello da parte di Cosa nostra aveva intrapreso un nuovo percorso grazie al giudice Paolo Borsellino diventando testimone di giustizia. Dopo la strage di via d’Amelio, il 26 luglio di quello stesso anno Rita Atria si uccise buttandosi dalla finestra della casa in cui viveva a Roma con la cognata Piera Aiello
Un mese dopo la saltata copertura che aveva garantito in questi anni la vita di Piera Aiello; dopo una lettera inviata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e alla prefettura del luogo, oggi per Piera Aiello è arrivato un segnale importante. L’associazione Rita Atria ne da notizia in un comunicato dichiarando: “la Prefettura della località segreta ha predisposto misure di sicurezza. Finalmente qualcuno delle Istituzioni dimostra di essere Stato”. “Ringraziamo il maresciallo della locale caserma dei carabinieri per la sensibilità istituzionale dimostrata – commenta l’associazione – la lotta per i diritti prosegue per l’accertamento delle responsabilità dei due indegni carabinieri e per denunciare il silenzio del Servizio Centrale di Protezione (in particolare del sottosegretario on. Mantovano di cui conosciamo la “sensibilità” istituzionale verso i Testimoni) il quale ancora deve chiarire quali sono i nuovi profili della messa in sicurezza di Piera Aiello”.
La lunga catena di solidarietà e di appelli (raccolti anche da un’interrogazione parlamentare del sen. Lumia) giunti a sostegno di Piera Aiello da parte della società civile ha finalmente trovato una prima risposta da parte delle istituzioni. Adesso si attendono nuovi passi avanti non solo per Piera Aiello ma anche per la complessa e delicata condizione in cui si trovano a vivere i Testimoni di Giustizia in Italia.
Per maggiori info: http://www.ritaatria.it/
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