Camorra: arrestato Raffaele Diana
Il latitante Raffaele Diana, camorrista inserito nell’elenco dei trenta più ricercati d’Italia, è stato arrestato dalla squadra mobile di Caserta. «Lo abbiamo qui con noi in questura», ha detto il capo della mobile Rodolfo Ruperti, spiegando che il latitante è stato trovato in un cunicolo a Casal di Principe, in provincia di Casera. Era armato con pistole, munizioni e silenziatori, ma non ha fatto in tempo a opporre resistenza. «Ci ha fatto i complimenti», ha aggiunto Ruperti. Per accedere al bunker, gli agenti hanno dovuto sfondare la parete di un sottoscala.
CRIMINALE – Diana, detto «Rafilotto», imputato nel processo Spartacus I contro il clan dei Casalesi, è considerato un camorrista-imprenditore che aveva investito in imprese a Modena. Era latitante dal 2004. Uomo di fiducia di Mario Iovine, fra i primi a essere stato sotto processo per associazione di stampo camorristico per l’articolo 416 bis, Diana avrebbe partecipato all’omicidio di Paride Salzillo, nipote di Antonio Bardellino, e al quadruplice omicidio Pagano-Mennillo-Orsi-Gagliardi. Venne arrestato nel 1990 a Casal di Principe assieme a Francesco «Sandokan» Schiavone e Francesco Bidognetti. A seguito anche delle rivelazioni di un pentito, viene arrestato nuovamente nel 2001 a Modena dove, nel frattempo, pur essendo ristretto al soggiorno obbligato, Diana aveva messo in piedi una succursale del clan dedita alle estorsioni e alla gestione di locali. Infine diventa latitante dopo non essere rientrato da un permesso premio dopo tre anni di detenzione.
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