Boss assassinato a Valenzano si
teme nuova guerra di mala

Un presunto esponente di spicco della mala barese, Michelangelo Stramaglia, di Valenzano (Bari), è stato ucciso in un agguato. I suoi hanno portato il boss moribondo nell ex frazione barese di Ceglie del Campo, nel disperato tentativo di correre incontro a un ambulanza del 118 che avevano allertato. La vittima è stata assassinata con un colpo di pistola all addome.    

Sul posto sono accorsi a sirene spiegate carabinieri e uomini della Squadra mobile della questura di Bari. Oltre ai rilievi tecnici, effettuati in via Capurso a Valenzano, luogo in cui si presume sia avvenuto l assassinio, sono immediatamente scattati numerosi controlli e perquisizioni.     

Michelangelo Stramaglia era ritenuto dagli investigatori al vertice dell omonimo clan che opera a Valenzano, a pochi chilometri da Bari.      L’organizzazione criminale degli Stramaglia secondo la Dda di Bari controlla gran parte dei traffici illeciti a Valenzano e traffica da tempo ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. Proprio per questioni legate alla gestione degli affari illeciti del gruppo criminale, il 13 gennaio 2008 furono uccisi in un agguato compiuto a Valenzano il pregiudicato Michele Buscemi e il suo amico Daniele Di Mussi. Buscemi era un nipote di Michelangelo Stramaglia. Per il duplice omicidio Buscemi-Di Mussi, il 19 febbraio 2008, venne arrestato dai carabinieri Luigi Spinelli, di 28 anni.     

L’agguato nel quale e’ stato ucciso il  presunto boss del Barese, compiuto a Valenzano, probabilmente si inserisce nella faida tra clan rivali Stramaglia-Di Cosola che da tempo si contendono il controllo dei traffici illeciti nei Comuni del Sud-est barese.     

Il pregiudicato è stato ferito con un colpo di pistola all addome ma non è morto sul colpo: è stato caricato su un autovettura Lancia K condotta da un uomo che ha raggiunto a velocità sostenuta la piazza centrale di Ceglie del Campo, ex frazione di Bari.     

Qui l auto con a bordo Stramaglia ha incrociato l ambulanza del 118, che era stata allertata e che andava incontro al ferito. I soccorritori hanno tentato di rianimare il presunto boss, che è però morto subito dopo.     

Stramaglia era storicamente ritenuto vicino al presunto boss del rione Japigia di Bari, Savino Parisi, libero da alcuni mesi, ma da qualche tempo era in «guerra»   secondo i carabinieri  con la famiglia Di Cosola.