Modena, casalesi in manette
Sgominata cellula, cinque arresti
Un gruppo camorristico formato da 5 persone e collegato al clan dei
casalesi è stato arrestato a Modena. Le lunghe indagini hanno permesso
di scoprire un gruppo criminale operante da più di 20 anni a Modena e
vicino al clan camorristico riconducibile al figlio del capo indiscusso
Francesco Schiavone detto “Sandokan”. Gli arrestati sono accusati di
numerosi reati tra cui associazione a delinquere di tipo mafioso,
estorsioni, rapine, lesioni e reati in materia di armi. Nel corso
dell’operazione sono stati sequestrati 2 circoli privati.
L’operazione ‘Medusa’, così è stata chiamata dalle forze dell’ordine, è
la seconda e conclusiva parte della vasta operazione anticrimine
condotta di recente a carico dei membri dell’organizzazione
camorristica.
Successivamente all’esecuzione dei primi 5 provvedimenti di fermo
emessi dai magistrati della DDA di Bologna il 9 marzo, oggi è stata la
volta degli altri cinque arresti a carico degli altri componenti del
gruppo sul quale sono state svolte le indagini ma che all’atto della
conclusione della prima tranche erano giá detenuti per altra causa, per
cui non era quindi possibile procedere a loro carico con provvedimenti
di fermo.
Gli arresti in carcere sono stati eseguiti a Trapani, Bologna, Como,
Vercelli e Santa Maria Capua Vetere. Destinatari dei provvedimenti sono
Pasquale Ciocia detto ‘Brufolone’ o ‘O’mpirciatò, casertano di Trentola
Ducenta, 47 anni; Nicola Nappa detto ‘Nik Nak’, napoletano di 42 anni;
Antonio Noviello detto ‘Appicciastocchia’, nato a Casal di Principe 34
anni fa; il fratello di ques’tultimo, Vincenzo Noviello, 41 anni, nato
in Inghilterra; e infine Antonio Pagano, detto ‘Pettulone’, nato a San
Cipriano d’Aversa 41 anni fa.
Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti cautelari, gli agenti
della Polizia Penitenziaria stanno procedendo a controlli ai sensi
dell’ordinamento penitenziario all’interno delle celle dei detenuti del
clan.
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