Nuova morte sospetta di un giornalista della stampa locale e aggressione di un militante dei diritti dell’uomo
Il giornalista di un giornale d’opposizione di Khimki (periferia nord di Mosca) è morto presso la sua abitazione il 30 marzo 2009 dopo un’aggressione subita due giorni prima. Sergueï Protazanov, del giornale locale Grajdanskoie Soglasie, stava indagando su presunte irregolarità avvenute all’epoca delle elezioni del 1° marzo, che hanno riportato il sindaco uscente Victor Streltchenko a capo dell’esecutivo.
Il suo caporedattore Anatoli Iournov e l’alto funzionario dei servizi di protezione ambientale Oleg Mitvol, sostengono che il decesso sia seguito all’aggressione subita dal giornalista sabato sera. Secondo questa versione Sergueï Protazanov sarebbe deceduto presso il suo domicilio dopo essere stato visitato all’ospedale. La polizia nega che la sua morte sia legata a un’ aggressione attribuendola invece all’ingestione di una sostanza tossica avvenuta la sera del 31 marzo.
Lev Ponomariov, dirigente dell’ organizzazione “Per i diritti dell’uomo”, è stato aggredito da tre uomini davanti la sua abitazione a Mosca. “La serie di aggressioni ai giornalisti locali e dei difensori dei diritti dell’uomo si susseguono. Le autorità – dichiara Ponomariov a Reporters sans frontières- devono occuparsi attivamente del dossier e non accontentarsi più delle dichiarazioni. Giornalisti e attivisti devono non solo godere degli stessi diritti alla sicurezza degli altri cittadini, ma anche essere protetti in virtù del carattere particolarmente utile del loro contributo alla società russa”.
Nel novembre del 2008 Mikhaïl Beketov caporedattore del giornale locale Khimkinskaïa Pravda ha passato diverse settimane in coma dopo essere stato selvaggiamente aggredito. Stava indagando sulle attività economiche del sindaco Victor Streltchenko e sulle ragioni del suo sostegno al progetto che prevedeva la costruzione di una strada all’interno della foresta locale. Da allora, molti altri giornalisti sono stati aggrediti e, nel gennaio 2009, la giornalista di Novaïa Gazeta, Anastassia Babourova, e l’avvocato Stanislav Markelov sono stati assassinati in pieno centro a Mosca.
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