Anticamorra? No associazione per delinquere

I carabinieri della locale
Stazione di Grazzanise, in un’operazione denominata “Attestati facili”,
coordinata dal Pm Donato Ceglie della Procura di S. Maria C.V., hanno
tratto in arresto cinque persone, due funzionari delle ASL di Caserta
Carlo Di Rauso e Carlo Formisano, insieme a Matilde Fattori, moglie
di Di Rauso,  Parente Marcello e Gaetano Manna presidente dell’Acli
Terra Campania per la Legalità ente che si occupa della gestione di
beni confiscati alla camorra.

Gli inquirenti riferiscono
che i cinque avrebbero costituito una vera e propria associazione per
delinquere, finalizzata alla concussione ed alla falsità ideologica,
attraverso la quale costringenvano i titolari di esercizi commerciali
a consegnare somme in denaro, che oscillavano dai 60 ai 120 euro, per
prendere parte a dei corsi  per alimentaristi, che non si sarebbero
mai svolti, proprio come  indicato da un decreto emanato dalla
regione Campania nel gennaio 2007 che ha così sostituito il vecchio
libretto sanitario. Chi accettava di pagare e qundi di partecipare a
questi corsi fittizzi di formazione, in virtù del fatto che la struttura
presieduta da Gaetano Manna risulta tra quelle accreditate dalla regione
Campania, così come risulta sul sito www.acliterralegalita.it, riceveva
l’attestato di frequenza e di abilitazione chi, invece, rifiutava,
veniva, sempre secondo gli inquirenti, intimorito con la minaccia di
ricevere eventuali controlli da parte di ispettori sanitari.

E’ stato proprio un commerciante
che non accettando le minacce ha deciso di denunciare il tutto.

La sede dove sulla carta si
sarebbero dovuti svolgere i corsi era stata fissata, sempre secondo
gli inquirenti, nella struttura confiscata al boss Vincenzo Simonelli
e nell’annessa scuola rurale Quattro Porte, quest’ultima concessa
in comodato d’uso gratuito all’Acli Terra dall’amministrazione
comunale di Pignataro.

Con quali criteri, ci chiediamo,
la regione Campania accredita strutture per il rilascio di abilitazioni
così importanti per il momento non ci è consentito saperlo, nonostante
Gaetano Manno fosse considerato con una rapporto informativo del Comando
Provinciale dei Carabinieri del febbraio del 2004, “un elemento vicino
al noto pluripregiudicato Raffaele Ligato”. Durante la conferenza
stampa è stata diffusa anche una foto che ritrae il Manna ed il Ligato
insieme in occasione di un matrimonio.

Altrettanto vorremmo capire
come sia stato possibile, alla luce di questo rapporto informativo,
che l’agenzia del Demanio abba assegnato alla struttura gestita da
Manna beni confiscati alla criminalità organizzata a Pignataro Maggiore,
Teano, Carinola e ad Afragola e come mai i vertici delle ACLI non abbiano
mai pensato di rimuovere dall’incarico il Manna che risulta, si legge
in una nota firmata da Pasquale Orlando, commissario di Acli Terra Benevento,
addirittura autorizzato  con una delibera del 2004 a creare ex
novo una struttura, l’Acli Terra Campania per la legalità, con il
fine di gestire i beni confiscati.

Chissà se questo territorio
potrà avere possibilità di crescita e di riscatto visto che anche
la formazione, l’elemento principe per lo sviluppo e la crescita lavorativa
di un individuo viene venduta e barattata in questa maniera.