Libia: naufragio barconi, 300 immigrati dispersi
Sono trecento al momento i dispersi nel naufragio di tre barconi al
largo delle coste libiche, secondo fonti dell’Organizzazione
internazionali per le migrazioni, mentre stando a una notizia ufficiale
della Guardia Costiera circa 350 migranti sono stati soccorsi e salvati
da un rimorchiatore italiano. L’Alto commissariato delle Nazioni Unite
per i rifugiati (Unhcr) ha espresso oggi shock e profonda tristezza per
l’ultima tragedia dell’immigrazione. Secondo le prime ricostruzioni, la
sera del 28 marzo, sabato, tre barconi sovraccarichi di disperati sono
colati a picco in seguito a un forte vento. Una quarta imbarcazione in
difficolta’, invece, e’ stata soccorsa da un’unita’ italiana insieme
con le autorita’ libiche. L’intervento si e’ concluso domenica
pomeriggio, quando il barcone e’ stato rimorchiato fino al porto di
Tripoli con tutti gli occupanti a bordo sani e salvi. Quanto alle
vittime degli altri due barconi, per il momento sono state tratte in
salvo 23 persone mentre di altre 21 sono stati recuperati i corpi senza
vita. Destinato a salire il numero dei dispersi, considerando che su
una imbarcazione affondata si trovavano 253 persone e sull’altra 365.
Secondo quanto ha reso noto l’agenzia egiziana Mena, tutti i
clandestini – molti dei quali di nazionalita’ egiziana – erano diretti
in Italia. Una delle imbarcazioni era partita da Sid Belal Janzur, un
sobborgo di Tripoli e dopo tre ore di navigazione il battello e’
affondato 30 chilometri al largo della Libia. Delle altre i libici
affermano di non avere certezza del luogo di partenza. L’ennesima
tragedia sulla rotta tra la Libia e la Sicilia non ha comunque fermato
i viaggi della disperazione verso l’Italia: oltre 400 extracomunitari
sono approdati infatti nelle ultime ore sulle coste della Sicilia
orientale.
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