A sostegno di una voce libera dell’informazione
Conosciamo tutti la determinazione e il coraggio di Pino Maniaci. La
piccola ma combattiva TeleJato è diventata per molti un punto di
riferimento di un’informazione che non tace di fronte alla violenza
criminale mafiosa e alle collusioni e silenzi che la sorreggono a vari
livelli.
Per questo la notizia del rinvio a giudizio di Maniaci per esercizio
abusivo di professione giornalistica – accusa basata sul fatto che
Maniaci non è iscritto all’ordine – lascia un po’ perplessi.
Perplessi perché, come è comprensibile che a Maniaci, già titolare
peraltro della tessera onoraria dell’Unione nazionale cronisti
italiani, sia richiesto di regolarizzare la sua posizione, è anche
necessario tenere conto del senso di responsabilità civica che lo
spinge al fare informazione e delle diverse minacce e aggressioni che
ha subito per questo.
Mi auguro perciò che, a fronte di una regolarizzazione della posizione
professionale, in sede di giudizio si tenga conto di questi elementi e
si permetta a Pino Maniaci di continuare a svolgere la sua preziosa
attività d’informazione e di denuncia.
*Libera – Associazioni nomi e numeri contro le mafie
Gruppo Abele
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