Usura: commissione approva relazione fondazione umbra
La Commissione Affari istituzionali
del Consiglio regionale dell’Umbria ha approvato e trasmesso
all’Assemblea regionale la relazione sull’attivita’ del 2007
della Fondazione Umbria contro l’usura, che si concretizza
principalmente mediante fidejussioni con le quali l’ente si
accolla la differenza tra il tasso bancario praticato e quello
legale, e con erogazioni dirette da restituire nel termine di 5
anni. Il documento contiene le relazioni svolte dal presidente,
Alberto Bellocchi, in occasione dell’assemblea straordinaria
dell’ottobre 2008 e dal vice presidente, Lucio Di Stefano,
all’assemblea del collegio generale dei fondatori e dei
sostenitori. Viene inoltre riportato un quadro riassuntivo
delle entrate e delle uscite della Fondazione. ”Nel 2007,
dodicesimo anno di attivita’ della Fondazione – si legge in una
nota del Consiglio regionale -, non ci sono stati interventi
nei confronti di vittime dell’usura, dato che le 5 domande
presentate erano prive dei requisiti necessari, mentre problemi
legati soprattutto alla carenza di fondi da impiegare hanno
determinato un crollo degli interventi finalizzati alla
prevenzione, ridottisi a 26. Dalla relazione emerge un quadro
complessivo di grave difficolta’ in cui le attivita’ risultano
paralizzate, in un momento economico difficile per l’economia e
le famiglie umbre. Viene inoltre ricostruita la vicenda
giudiziaria che ha riguardato una collaboratrice della
Fondazione che avrebbe falsificato e contraffatto documenti per
appropriarsi dei fondi dell’ente. La Fondazione, oltre ad
essersi costituita parte civile contro l’ex collaboratrice ed
aver inviato una relazione sull’accaduto alla Corte dei Conti,
avrebbe intrapreso alcune azioni per difendere l’immagine
dell’ente e ottimizzare il servizio svolto, informatizzando le
procedure in modo da avere la situazione finanziaria e
contabile aggiornata in tempo reale”. Nel testo vagliato dalla
Commissione, il presidente Bellocchi spiega che, nell’ambito
delle azioni messe in campo per rimediare ai danni prodotti
dalla vicenda giudiziaria che ha coinvolto la Fondazione,
”sono state riscontrate difficolta’ a ricostruire le
irregolarita’ avvenute”. ”Si e’ dovuto procedere alla
verifica di tutte le pratiche lavorate negli ultimi anni – –
rileva Bellocchi -. Purtroppo e con spiacevole sorpresa i
nostri sforzi sono stati spesso inutili perche’ le nostre
richieste, di fatto, non hanno trovato alcun ingresso,
soprattutto da parte degli istituti bancari: si e’ dovuta
rilevare una sorta di diffidenza e comunque mai si e’ avuta, ad
eccezione di un caso, totale e aperta collaborazione”. Dopo il
passaggio in Prima Commissione, la relazione approdera’ in
Consiglio regionale per essere esaminata dall’Aula.
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