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Giulietti ai direttori Tg Rai: ” meno politici e più lotta alle mafie”

Di redazione il . Interviste e persone

Solo alcuni giorni fa era in Campania per dare un saluto a tutte le persone che hanno silenziosamente lavorato al percorso verso il 21marzo. Subito dopo si è recato a casa di Enzo Palmesano  per portare la vicinanza di Articolo21 al cronista  minacciato dalla camorra ed ha lanciato un appello alla Rai “meno spazio ai pastoni politici e più alle associazioni antimafia”. Sulla serata di ieri con Saviano a “Che tempo che fa” – commenta: “straordinaria serata di servizio pubblico”. Intervista a Beppe Giulietti portavoce di Articolo21.

Non un corteo, non una manifestazione – quella del 21 marzo in Campania – ma un camminare insieme 365 giorni l’anno –  come ha detto Don Ciotti. Articolo21 è andato a portare proprio in quei giorni la propria vicinanza ai colleghi campani che lavorano in quelle terre …

Si siamo stati a portare la nostra vicinanza al cronista  Enzo Palmesano di Pignataro Maggiore, minacciato dalla camorra.  In suo sostegno procederemo di comune accordo con Libera e Libera Informazione in piena intesa con i soggetti che operano sul territorio.  Il compito di Articolo21 credo debba essere quello di recepire integralmente il messaggio che in questi giorni hanno lanciato sia  Don Ciotti che Roberto Saviano: bisogna bucare l’oscurità. E’ necessario illuminare ciò che è oscuro perché nell’oscurità i killer operano ma nella stessa operano anche i complici.  Dobbiamo quindi chiedere al mondo della comunicazione di fornire una “scorta mediatica” che significa: non lasciare soli giornalisti, scrittori, registi (ma anche lavoratori e giovani che operano sui beni confiscati).  Parlare di tutti loro e parlare di coloro che vorrebbero colpirli significa renderli tutti più sicuri.

Alcuni hanno accusato chi ha raccontato queste storie di denigrare questi luoghi… e anche il lavoro costante della società responsabile subisce  talvolta attacchi. Che ne pensa?

Bisogna raccontare le vergogne di questo Paese per proteggere le persone per bene che lo abitano. Bisogna chiedere al servizio pubblico di occuparsene. In questi giorni lanceremo una proposta provocatoria proprio ai direttori dei Tg della Rai: sostituiscano da oggi in poi un minuto dei pastoni politici con i protagonisti della lotta alle mafie. Perché come ha detto Don Luigi Ciotti “non basta venire ad un corteo, il primo giorno di primavera, bisogna illuminare questi temi 365 giorni all’anno”. Voglio  inoltre ribadire la nostra piena condivisione dei percorsi che  Libera in tutta Italia, con i volontari, con le scuole porta avanti da tanti anni.  Illuminare questi e altri percorsi sarà  l’impegno di Articolo21.info come sempre in stretto coordinamento con i movimenti e le associazioni che se ne occupano sui territori.

Ieri il servizio pubblico a “Che tempo che fa”, in un solo colpo ha illuminato le criticità del  giornalismo locale e nazionale e il tema della lotta alla camorra. E’ stato un servizio pubblico finalmente al servizio dei  cittadini?

Quella di Fazio con Roberto Saviano è stata una straordinaria serata di servizio pubblico. Inoltre  la presenza di due  scrittori di assoluto prestigio internazionale (Paul Auster e David Grossman, ndr) ha dimostrato, ancora una volta, che la mafia e i mafiosi sono solo dei ladri: di libertà, verità e  dignità. E soprattutto hanno sottolineato che sconfiggere le mafie vuol dire soprattutto far stare le persone più libere e più sicure in tutte la parti del mondo.

Lotta alle mafie e sicurezza due temi che troppo spesso vengono invece scissi nel nostro Paese?

Questo è uno strano Paese dove si invocano le ronde contro gli extracomunitari mentre altri fanno finta di non vedere che mafiosi e camorristi siedono talvolta nelle istituzioni o hanno i loro esecutori. Deve diventare di moda essere contro la mafia e vergognarsi di esserne amici: oggi questo non è cosi chiaro. Quando si dice che Mangano è un uomo per bene, un uomo d’onore perché non ha parlato si da un colpo alle istituzioni  e alla costituzione e si offende la memoria di tutti i morti per mano delle mafie.

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