Grasso: Certificazione antimafia insufficente
La certificazione antimafia per le aziende “mostra ormai una
cronica insufficienza a reggere il peso di una missione ardua, se non
impossibile: quella di interdire alle imprese di mafia di partecipare
alle gare”.
Lo scrive il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso nella
relazione sulle infiltrazioni mafiose nell’economia, consegnata nei
giorni scorsi al Parlamento. Una “buona prospettiva di riforma –
prosegue il procuratore – potrebbe essere data dalla creazione di una
‘white list’ di imprese e società che, sottoponendosi a specifici
obblighi di trasparenza e cooperazione con gli organi investigativi,
potrebbero ritenersi esentate dai controlli antimafia, con una sorta di
estensione del meccanismo del nulla osta di sicurezza (Nos), valevole
per i settori ‘esclusi’.” E anche per quanto riguarda le indagini
patrimoniali, ci sono delle lacune. “Sono ancora forti le resistenze
culturali e le lacune organizzative – è scritto nella relazione – che
si oppongono alla reale traduzione pratica dell’idea che programmi di
indagini patrimoniali specifiche, mirate e concatenate, debbano
costituire un corollario naturale di qualsivoglia, rilevante, indagine
in materia di criminalità organizzata”.
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