A Strasburgo per una confisca internazionale dei beni dei mafiosi
Una delegazione di Libera
e Flare, guidata da Luigi Ciotti, Tonio dell’Olio, Davide Pati e Michele
Curto è oggi 24 marzo alla sede del Parlamento Europeo di Straburgo
per un seminario sui beni confiscati ma soprattutto per raccogliere
le firme dei parlamentari europei e chiedere al Parlamento Europeo che
si faccia promotore di una direttiva che preveda la confisca internazionale
dei beni delle mafie e il loro uso sociale e che venga proclamata il
21 marzo “Giornata Europea in memoria delle vittime delle mafie
e per l’impegno di contrastarle. All’incontro sono presenti Hans Gert
Pottering, presidente del Parlamento Europeo, Antonio Maruccia,commissario
straordinario di Governo sui beni confiscati, Lucio Cavazzoni, Consorio
Libera Terra Mediterraneo.
Un esperimento pilota in
alcune nazioni come Germania e Svezia per far approdare anche a livello
europeo una legislazione che porti al riuso sociale dei beni confiscati:
«Una sfida difficile perchè alcuni paesi europei per mentalità e
storia non riescono facilmente a concepire il riuso sociale di alcuni
beni, ma noi stiamo affrontando varie tappe di un percorso che ci porterà
il 24 marzo a Strasburgo per discutere la confisca e il riutilizzo di
beni confiscati alle mafie, ormai in affari in tutta Europa». Lo dice
Michele Curto di Flare e Libera Internazionale che insieme a Tonio Dell’Olio
insiste sulla pregnanza dell’infiltrazione mafiosa in Europa e nel mondo:
«Occorre adeguare le legislazioni dei paesi interessati, per dare un
bagaglio giuridico comune nella lotta alle mafie».
Sembra questo il punto nodale:
è necessario fare pressione sui governi europei e sull’UNione Europea
per garantire una legislazione che vada nella stessa direzione. Non
tutti in Europa hanno avuto la storia dell’Italia e adattare la legge
109/96 che prevede la confisca e il riuso sociale dei beni confiscati
ai mafiosi sarà frutto solo di un iter lungo e faticoso. «La tappa
di Strasburgo – dice Dell’Olio- avrà una duplice finalità, oltre
a iniziare il percorso sui beni confiscati, anche quello di far diventare
il 21 marzo giornata europea per le vittime di mafie».
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