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“I Vicerè”, la notte più lunga

Di redazione il . Sicilia

Il caso Catania sbarca su Rai tre in una lunga notte in cui la trasmissione Report racconta in un lucido e incalzante lavoro d’inchiesta la situazione drammatica in cui versa la città etnea. Un Comune saccheggiato dai suoi amministratori e rimesso in piedi dall’intervento di una manovra statale che stanzia ad hoc ben 850milioni di euro e conferisce al primo cittadino poteri straordinari nella gestione dei fondi.

Comitati d’affari che stringono negli stessi salotti della città accordi per appalti, investimenti in opere pubbliche e anche quelle sul bene più prezioso, l’informazione. Catania è da molti anni una città che non sa. Non sa quello che accade nelle stanze dei bottoni e non sa come potrà mai uscirne. Una città piegata, in ginocchio, che ha esportato la speranza e importato la rassegnazione.

Lo scorso anno Libera Informazione, Fnsi, e Articolo21.info, hanno provato a rompere il silenzio sul monopolio editoriale che governa l’informazione catanese e impedisce la libera concorrenza sul mercato con la mancata distribuzione per la Sicilia orientale delle pagine siciliane de La Repubblica, che pure dalle rotative dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo vengono stampate.

Per questo buco dell’informazione ci sono due responsabili, come sottolineano i giornalisti catanesi: uno a Catania ma soprattutto uno a Roma (gli editori di Repubblica che da anni accettano questo “accordo”).
Report denuncia questo e tanto altro e si sofferma su alcuni strani ammiccamenti che il quotidiano La Sicilia ha negli anni avuto verso la famiglia più influente della mafia catanese, i Santapaola, condannati anche per l’omicidio del giornalista Pippo Fava. Nel 1985 quando Cosa nostra uccise il valido commissario Beppe Montana la famiglia inviò al quotidiano il necrologio in sua memoria. Come conferma nella trasmissione Report a tutti gli italiani il fratello Dario Montana, il telegramma fu spedito al mittente e non venne pubblicato.

Ma il caso Catania non è una notizia, è un fatto accettato da anni da tutti. Dai media, dalla politica trasversalmente e da buona parte dei cittadini. Mario Ciancio Sanfilippo, padre padrone di editoria e appalti, sfodera la sua unica arma per rispondere a questi attacchi a cui risponde anche la nuova amministrazione Stancanelli, Mpa in linea con la vecchia gestione firmata Scapagnini. Lo fa dalle pagine del suo quotidiano di cui è anche direttore.
Compaiono in sequenza gli articoli del giornalista Tony Zermo a precisare i contorni del necrologio Montana proprio nei giorni in cui tutta Itali ricordava le oltre 700 vittime di mafia in questo Paese, il cui numero più drammatico arriva proprio dalla regione Sicilia.

A seguire tutti gli articoli e il quadro completo degli interventi che in questi giorni si sono susseguiti su blog, giornali d’informazione on line.

Clicca qui per vedere la puntata di Report / Clicca qui per leggere:

Articolo di Step One su Repubblica /Ciancio

Articolo di Antonio Condorelli (collaboratore De I Vicerè di Sigfrido Ranucci)
Il comunicato in solidarietà alla famiglia Montana

Lo speciale di “U cuntu” di Riccardo Orioles

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