Mafia: prima condanna nelle Marche
associazione anni ’80-’90
Era una vera e propria associazione per delinquere di stampo
mafioso, con connotazione camorristica, quella promossa da Antonio
Domenico Cataldi (poi deceduto) e proseguita da Sauro Paoletti, Claudio
Nabissi e Doriano Seghetti tra il 1980 e il 1991 ad Ascoli Piceno,
Macerata e Ancona.
Lo ha riconosciuto oggi, e per la prima volta nelle Marche, il
tribunale di Ancona, che ha anche concesso a Paoletti – difeso
dall’avv. Filippo Moroni – l’attenuante speciale della collaborazione
anche in virtù dei risultati conseguiti. Il collegio, presieduto da
Lorenzo Falco, ha irrogato in totale 22 anni e 4 mesi di carcere,
confermando l’impostazione del pm Irene Bilotta secondo cui la gang si
avvaleva della forza di intimidazione del vincolo associativo e della
condizione di assoggettamento e di omertà. Con un sistematico ricorso a
rapine, estorsioni, attentati incendiari ai danni di night e circoli
ricreativi, l’associazione puntava ad acquisire il controllo delle
attività economiche prese di mira. La pena più alta, 7 anni e mezzo, è
stata inflitta a Claudio Nabissi, 51 anni, di Porto Potenza Picena; 7
anni di carcere e 1.000 euro di multa la condanna per Doriano Seghetti,
56 anni, di Macerata, mentre Paoletti (un anno e 10 mesi) ha usufruito
della riduzione di pena in quanto collaboratore di giustizia. I tre
erano accusati di associazione per delinquere. Una condanna a 6 anni e
1.000 euro di multa per rapina è stata emessa a carico di Bruno
D’Alterio, 57 anni, di Giugliano (Napoli). Assolti altri tre campani
(Giuseppe Gallucci, 42 anni, Claudio Miraglia, 46, Antonio Sarracino,
56) e Sandro Pallotti, 57, di Servigliano (Ascoli Piceno).
da Antimafia Duemila
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