Pescara, la giunta querela Primadanoi.it
“Atto illiberale, di una gravità inaudita”

Una conferenza stampa convocata con mezz’ora d’anticipo,
urgentissima. L’annuncio di una querela senza l’oggetto della
querela. Solo un generico riferimento. E due bersagli: il sito di informazione
abruzzese Primadanoi.it e il gruppo di Alleanza nazionale.

A puntare l’indice contro i giornalisti dell’importante testata
on line è la giunta comunale di Pescara, con il vicesindaco facente funzione
Camillo D’Angelo. A Primadanoi.it si contestano due articoli sulle
“giunte segrete”, cioè rivelazioni relative a riunioni tra il
sindaco Luciano D’Alfonso (Pd) – arrestato e poi rilasciato per una
vicenda di tangenti – e i suoi fedelissimi. Incontri che
l’assessore Roberto De Camillis (Pescara Città Ponte) definisce come
“vicende coperte da segreto”. Ad An si contesta una nota (la
denuncia è in forse) nella quale si avanzano dubbi sulla costruzione del Ponte
a mare: l’amministrazione avrebbe “nascosto le carte”, mentre
secondo D’Angelo si troverebbero “tutte raccolte in un
faldone”. Alle domande dei giornalisti si è risposto con un no comment.

Una vicenda insolita. Da ricordare che sul consiglio comunale pescarese
pende lo scandalo dello scorso dicembre, con lo scioglimento slittato per il
ritiro delle dimissioni da parte di D’Alfonso, la delega al vicesindaco
per motivi di salute. Un’amministrazione che resta in piedi semplicemente
per traghettare il Comune al voto.

An replica alle accuse sottolineando come “la Regione Abruzzo per ben
due volte ha sollecitato il Comune a fermare il cantiere perché invadeva
l’area dell’ex Cofa”. La redazione di Primadanoi.it si affida
ad una nota, annunciando la volontà di proseguire sulla strada
dell’inchiesta e della denuncia senza sconti.

Piovono gli attestati di solidarietà. Secondo Maurizio Acerbo, consigliere
regionale prc, si tratta di “un atto liberticida di una gravità
inaudita”. Solidarietà e attestati di stima anche dal comitato
“Sicurezza e legalità” e dall’associazione “Pescara in
comune by amici di Beppe Grillo”, mentre l’associazione Codici
annuncia la costituzione in giudizio, in caso di denuncia, “per la tutela
dell’immagine della città fortemente danneggiata da questa azione
scorretta della giunta comunale”. Anche l’associazione Mare Libero
esprime vicinanza. La protesta è sbarcata anche sul web, con un gruppo su
Facebook: in poche ore centinaia di iscritti a sostegno di Primadanoi.it.