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‘Ndrangheta, 128 mafiosi alla sbarra

Da AGI il . Calabria

Al via la maxi udienza contro esponenti più e meno ilustri accusati
di svariati reati, tra i quali l’estorsione, il traffico di
stupefacenti e di armi  e l’omicidio. Per condurre gli imputati in aula
sono stati necessari 10 pullman.

È iniziato questa mattina, davanti al giudice dell’udienza preliminare
di Catanzaro, Battaglia, il maxi processo che vede alla sbarra 128
imputati, in gran parte ritenuti affiliati alle cosche mafiose del
crotonese, scaturito da due distinte inchieste condotte dai sostituti
procuratori della Dda di Catanzaro Sandro Dolce e Pierpaolo Bruni e che
sono sfociate in altrettante operazioni della Polizia: quella
denominata Eracle, che risale all’aprile dello scorso anno e quella
chiamata Perseus del successivo novembre.
La prima coinvolge esponenti delle cosche Vrenna-Corigliano-Bonaventura
e Macrì, accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione,
danneggiamenti, traffico di stupefacenti e di armi, omicidio; la
seconda, affiliati ai clan Megna e Russelli della frazione Papanice di
Crotone (accusati anche in questo caso di associazione mafiosa,
traffico di droga e armi, estorsioni), ma anche esponenti politici e
funzionari pubblici: quelli, insomma, coinvolti nel filone
‘Europaradiso’, l’affare del secolo, secondo gli inquirenti, che
avrebbe fatto gola alle cosche del crotonese. Affare che, peraltro, si
è fermato alla compravendita dei terreni sui quali doveva sorgere il
megavillaggio turistico.È stato necessario impiegare dieci pullman per
condurre nell’aula bunker di via Paglia gli oltre ottanta detenuti
imputati nel processo; aula gremita all’inverosimile da circa duecento
avvocati, molti dei quali rimasti in piedi, un centinaio di agenti di
polizia penitenziaria e delle forze dell’ordine. La pubblica accusa era
rappresentata dai due pm Dolce e Bruni. Il giudice Battaglia ha
calendarizzato i lavori del processo rinviando al 12 marzo l’udienza
nei confronti degli imputati attualmente detenuti nell’ambito
dell’operazione Eracles per i quali i termini di custodia cautelare
preventiva scadranno ol prossimo 6 aprile. Quindi ha fissato al 23
marzo l’udienza per tutti gli altri imputati. Il giudice, inoltre, si è
riservata la decisione sulle eccezioni di cinque avvocati della difesa
ai quali non è stata notificata la richiesta di rinvio a giudizio e la
data di fissazione dell’udienza preliminare. Nell’elenco delle persone
imputate figurano i nomi dei principali esponenti delle cosche
crotonesi come quello di Nicolino Grande Aracri, boss di Cutro, del
fratello Ernesto e del suo braccio destro Vito Martino, di Cataldo
Marincola, boss del locale di Cirò e di un suo fedelissimo, Giuseppe
Spagnolo; di Domenico Megna, capo della cosca di Papanice e di
Pantaleone Russelli, peraltro sospettato di avergli ucciso il figlio
Luca Megna nel drammatico agguato nel quale rimase ferita anche la
figlioletta di cinque anni.Fra gli imputati anche gli esponenti
politici e funzionari pubblici coinvolti nel filone Europaradiso: il
consigliere comunale del Pd, dimessosi proprio a causa di questa
vicenda, Giuseppe Mercurio, il presidente della Camera di commercio
Roberto Salerno, l’ex direttore generale del Comune di Crotone Franco
Sulla, l’ex sindaco reggente Armando Riganello e, inoltre, Emilio
Brogi, capo di gabinetto del ministro dell’Ambiente, Aldo Cosentino,
direttore generale dello stesso ministero e Riccardo Menghi,
funzionario della Comunità europea.

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