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Corleone ricorda Placido Rizzotto

Di Giuseppe Crapisi il . Sicilia

Il 10 marzo, per molti di noi, rimane una data importante per ricordare il giovane Placido Rizzotto, sindacalista ucciso dalla mafia, per le sue battaglie che tentavano di liberare Corleone dalle sopraffazioni della mafia e degli agrari. Questi ultimi, poche famiglie, possedevano tutte le terre, mentre i contadini non avevano nulla.

A fine stagione dopo avere pagato le sementi e gli interessi dovuti, dopo avere pagato la gabella (affitto), dopo avere stentato a sopravvivere, lui e la propria famiglia, al contadino non rimaneva nulla e il ciclo di servitù ricominciava. Placido chiedeva l’applicazione della legge e cioè dei decreti Gullo per dare alle cooperative di contadini i terreni incolti o mal coltivati.

Per tutto questo Placido è morto. Nel 2009 la memoria serve per capire da dove veniamo, chi siamo e dove andiamo, per uomini come Placido noi corleonesi siamo onorati di esser nati a Corleone. La giornata in sua memoria è iniziata oggi con la deposizione solenne delle ghirlande al busto di Rizzotto in piazza Garibaldi, presenti oltre alle autorità civili e militari, i bambini della scuola elementare che hanno letto delle poesie scritte da loro su Placido Rizzotto. Davvero belle ed emozionanti anche perché queste lasceranno il segno nella loro vita, possiamo dire che oggi è stato un momento di educazione per loro e anche per noi, perché loro saranno i futuri cittadini di Corleone.

Dino Paternostro segretario della Camera del Lavoro di Corleone, il Sindaco Iannazzo e il nipote omonimo Placido Rizzotto hanno voluto ricordare oggi Placido, il suo impegno e i suoi valori con due intensi interventi. Poi  ci si è trasferiti tutti alla palestra Pio La Torre dove  – dopo un saluto di Dino Paternostro, dell’Assessore Carlo Vintaloro, del circolo Corleone Dialogos e di  Calogero Parisi ( Cooperativa “Lavoro e non solo”) – si è svolto un tornero di calcetto a cinque l’IPA e l’istituto comprensivo Don Colletto di Corleone.

Di fondamentale importanza la compresenza di  CGIL,  Arci e Libera  e degli amministratori del Comune di Corleone, al di là degli schieramenti politici e delle sensibilià culturali.  Una tappa questa che ci introduce al viaggio  verso il 21 marzo a Napoli. Nel capoluogo camapano, dove quest’anno si svolgerà la giornata dedicata a tutte le vittime della mafia,  saremo più di ottanta corleonesi tra associazioni, studenti e Comune, e saremo lì per fare conoscere l’altra Corleone, con gli occhi per ricordare e le mani per costruire.

Il circolo Corleone dialogos, in questa giornata, vuole in particolare ringraziare  Dino Paternostro per l’impegno continuo che non ci abbandona mai e il Comune di Corleone per l’ attenzione sin qui dimostrata.

Adesso vi diamo appuntamento a Napoli dove –  come ha ricordato nel suo editoriale il presidente onorario di Libera Nando Dalla Chiesa- ad attenderci …. c’è già il sole.

www.corleonedialogos.it

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