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Nasce la prima cooperativa di Libera terra in campania

Di Tina Cioffo il . Campania

Le Terre di don Peppe
Diana. E’ così che si chiamerà la prima cooperativa Libera Terra del casertano.
Nascerà nei comuni di Castel Volturno e Cancello Arnone, su terreni di sette ettari nel primo caso e di quindici
nel secondo, tutti confiscati alla camorra. Il percorso vedrà
l’ufficializzazione con la firma del protocollo di intesa il 19 marzo prossimo
a Casal di Principe. Nel giorno di San Giuseppe a segnare la differenza oltre
alla memoria di Don Peppe Diana, prete casalese ucciso quindici anni fa dai camorristi
nella sacrestia della chiesa S. Nicola di Bari, ed insieme a lui di tutte le
vittime innocenti delle mafie, ci sarà l’impegno concreto di uomini e donne che
non si sono dati per vinti e che hanno puntato al riscatto. Un affrancamento che
non è più solo intenzionale ma tangibile. A condividere il progetto una fitta
rete di istituzioni, associazioni ed enti: commissario straordinario del
Governo per la gestione e la destinazione dei beni confiscati ad organizzazioni
criminali, prefettura di Caserta, regione Campania, provincia di Caserta, Asl Ce
2, i comuni di Cancello ed Arnone e di Castel Volturno, le associazioni Libera
e Comitato Don Peppe
Diana e l’Agenzia Cooperare con Libera Terra. Per la costituzione della
cooperativa sociale di tipo B ci sarà un avviso pubblico che aperto ai giovani
del territorio selezionerà professionalità, esperienze e moralità opportune.
L’avvio delle attività è previsto per la fine dell’anno ma fino a quella data a
presidiare il bene che necessita di adeguamenti strutturali ci sarà il Comitato
don Diana, associazione di associazioni, deciso, puntando ad un turismo
responsabile, a farlo vivere di vitalità
e progettualità fin dal primo istante. Su quei terreni, ex proprietà Zaza, ci
saranno campi scuola, campagne di volontariato, gruppi provenienti da tutta
Italia al solo ed unico scopo di riappropriarsi del maltolto riutilizzando
quello che la camorra avrebbe voluto conservare per sé o veder ridotto ad un
cumulo di pietre inutili. Le Terre di don Peppe Diana, sarà una fattoria
didattica bioenergetica e sociale. Saranno generate energie rinnovabili e
valorizzate le tradizioni culinarie. Nella cooperativa, grazie ad un progetto
comune e ad un percorso condiviso, sarà prodotta la ‘mozzarella giusta’ che
oltre al gusto avrà lo straordinario valore aggiunto della legalità.
Mozzarella, ricotta e formaggi che con il marchio di Libera
Terra stabiliranno un nuovo inizio e affiancandosi ai prodotti di qualità della
sana imprenditoria casearia locale, metteranno un altro importante tassello nel
grande mosaico della dignità.

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