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No alla legge sulle intercettazioni. Ma se passasse sarà obiezione di coscienza

Di Giuseppe Giulietti il . Progetti e iniziative

Giorgio Santelli, con parole che condivido, ha lanciato un appello
alla obiezione di coscienza qualora dovesse essere approvata la legge
bavaglio,chiamata anche legge ammazza notizie o lodo Alfano bis.Sino
all’ultimo istante,così come ci hanno chiesto tanti cronisti e tanti
cittadini,ci batteremo nelle aule parlamentari per impedire che questa
sorta di legge speciale possa diventare legge dello stato repubblicano.
Se e quando questo norma contra personas e contra veritatem dovesse
essere approvata bisognerà utilizzare tutti gli strumenti per
contrastarla e non venire mai meno all’obbligo etico e deontologico di
far prevalere sempre e comunque il diritto della comunità ad essere
informata su qualsiasi vicenda possa essere considerata di rilevanza
sociale.

Per queste ragioni sarà necessario coinvolgere i
cittadini,informarli che quanto sta accadendo li riguarda,perché
diventeranno ciechi,sordi, muti. Altro che sicurezzaa: le ronde padane
invece di farle nelle strade, bisognerebbe organizzarle nei corridoi
dei palazzi del governo.
Nei giorni scorsi,la Federazione Nazionale
della stampa, ha invitato i direttori a valutare la possibilità di
realizzare una pagina simulata, scrivendo i pezzi di cronaca
giudiziaria “come se” la legge bavaglio fosse già entrata in vigore.
“La Gazzetta del Mezzogiorno” ha già deciso di inserire sotto ogni
pezzo una nota per ricordare ai lettori che, tra breve,non potranno più
leggere tali articoli. Mi sembra una scelta civile,
garbata,efficace,immediatamente comprensibile. Sarebbe utile che una
simile iniziativa diventasse nazionale, che ciascun giornale e ciascuna
emittente decidessero di far sapere ai cittadini che si sta procedendo
a sequestrare l’articolo 21 della costituzione. Non ci sembra poca
cosa, mai come in questo caso ci sembra più che doveroso parlare di
“allarme democratico” e di comportarsi in modo conseguente.

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