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Consigliere ucciso: Woodcock a Napoli,pista e clan appalti Napoli

Da ANSA il . Campania

Il timore che, sapendo di essere presto chiamato a rendere dichiarazioni in una inchiesta su rifiuti appalti e camorra, potesse fare rivelazioni sul conto di esponenti della malavita organizzata: potrebbe essere questo, secondo gli inquirenti della Dda di Napoli, uno dei moventi dell’omicidio di Luigi Tommasino, consigliere comunale del Pd di Castellammare di Stabia. Per esaminare questo ed altri scenari i magistrati che coordinano le indagini – il procuratore aggiunto Rosario Cantelmo e i pm della Dda Pierpaolo Filippelli e Claudio Siragusa – si sono incontrati stasera con il pm di Potenza Henry John Woodcock nella sede della procura al Centro Direzionale. Il magistrato, che nei prossimi mesi si trasferirà a Napoli, ha trasmesso infatti di recente ai colleghi della procura partenopea – come ha rivelato oggi il Corriere della Sera – una informativa riguardante un’indagine su alcune ditte legate a clan camorristici e su un giro di tangenti per appalti relativi allo stoccaggio dei rifiuti. Una indagine, a quanto si è appreso, dalla quale sarebbero emersi, non si sa a che titolo, diversi nomi di persone di Castellammare, tra cui anche quello di Tommasino. Tra le ipotesi formulate dai magistrati della Dda di Napoli, quella secondo cui i killer avrebbero agito per tacitare per sempre Tommasino, nel timore che potesse riferire agli inquirenti informazioni in grado di provocare gravi conseguenze per le attività della camorra locale. Nè si esclude, nell’ambito di tale scenario, che i killer abbiano agito anche per conto di soggetti non camorristi. Ma l’agguato sembra avere anche – spiegano i magistrati – un significato intimidatorio per le modalità con le quali è stato attuato: «Tredici colpi – spiega un inquirente – tutti a bersaglio esplosi da una moto contro un’auto in movimento è un’azione che solo un killer abilissimo è in grado di realizzare. La scelta poi di agire in pieno giorno, mentre il consigliere era in compagnia del figlio, fa pensare a una intimidazione indirizzata nei confronti di chi intenda ostacolare il clan». In serata, soprattutto per approfondire le questioni relative ad appalti, dovrebbe recarsi in procura il sindaco di Castellammare, Salvatore Vozza, per essere ascoltato in qualità di persona informata dei fatti.

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