Risarcimento parti civili – processo Fortugno
Senza entrare nel merito delle
condanne inflitte agli imputati, leggendo il dispositivo della sentenza,
ho appreso con soddisfazione che a tutte le parti costituitesi Parti
Civili, è stato riconosciuto il diritto al risarcimento.
Questo è un ulteriore segno
di inversione di tendenza che vede accanto ai famigliari delle Vittime
Le Istituzioni ed ultimamente,
anche le associazioni di categoria (vedi Confindustria Calabria) le
Associazioni Culturali e per la prima volta anche un partito.
Nel particolare poi, il riconoscimento
di 15.000 euro al comune di Locri avvalora la tesi che, probabilmente,
l’Amministrazione Comunale di Siderno è stata tratta in errore dal
parere dei suoi avvocati, decidendo per la non costituzione, in un processo
in corso presso la Corte d’Assise di Locri.
Ora però bisogna andare oltre.
Bisogna che il fronte di chi
si schiera accanto ai famigliari delle vittime aumenti sempre di più
così come, ritengo necessario che chiaramente si dica da che parte
si stà. Non è più accettabile stare in bilico essendo questo il momento
delle decisioni importanti.
Se vogliamo che la “società
civile” chiamata sempre più spesso in causa faccia la sua parte,
credo che la stessa, pretenda una risposta ancora più chiara da parte
delle Istituzioni che devono compiere un ulteriore atto di presa di
coscienza e dare esempi sempre più positivi.
Auspico che mai più nel futuro
ci troveremo amministratori-avvocati od avvocati che nello stesso momento
sono difensori degli imputati ed amministratori od avvocati di Enti
costituiti parti civili nei processi di mafia.
In parole povere ognuno scelga
liberamente e coerentemente da che parte stare.
Voglio ricordare l’esempio
del sindaco di Gela, Rosario Crocetta, che sollevò da assessore comunale
un avvocato quando lo stesso scelse di difendere un noto mafioso.
Naturalmente questa mia dichiarazione
non intende essere polemica ma solo propositiva.
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