Pachamama
La seconda giornata del social forum mondiale ha avuto come
protagonisti assoluti i popoli indigeni dell’Amazzonia. Le ore della giornata
sono state scandite dal ritmo delle danze e dei canti tradizionali, così come
dalle celebrazioni rituali: la giornata si apre infatti con l’accensione del
“pao santo”, uno speciale legno votivo che profuma di incenso. Si susseguono
poi danze della pioggia, balli con vestiti fioriti, tamburi e maracas.
Ma non è solo una festa. Gli indios portano con loro un manifesto
molto chiaro di rivendicazioni e lotte: i cambiamenti climatici, la sicurezza
alimentare, il diritto al lavoro, quello all’identità e quello alla
sovranità nazionale, nonchè l’integrazione regionale sono le priorità del
movimento.
Una giornata completamente autogestita, in cui i seminari hanno
lasciato il posto a forme di espressione più libere e creative, ma non per
questo meno ricche di significato. è servita anzi a rendere molto più
chiaro anche a noi europei quanto queste diverse tematiche siano strettamente
interconnesse tra loro, ed a darci degli esempi concreti di come nella regione
amazzonica la “pachamama” stia mandando segnali forti e chiari di
sofferenza.
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