Con la forza di un fiume
Si è aperta ieri sulle rive del Rio delle Amazzoni la nona
edizione del Forum Sociale Mondiale, che anche quest’anno ha riunito più di
centomila persone e più di 5000 organizzazioni della società civile di tutto il
mondo.
Sembrava proprio un grande fiume infatti la manifestazione che si è
snodata ieri tra le vie del centro di Belem: musica, colori, canti, sono stati
gli ingredienti principali di un’apertura festosa in pieno stile brasiliano. E
come in tutti i fiumi che si rispettino, non poteva mancare l’acqua: un
fortissimo temporale si è abbattuto su Belem proprio all’inizio del corteo,
senza riuscire però a fermare la forza dei partecipanti, che hanno continuato a
sfilare, chi danzando sotto la pioggia, chi riparandosi sotto qualche
cornicione aspettando la schiarita.
Molto alta è stata la partecipazione dei latinoamericani e soprattutto
delle popolazioni indigene che avranno oggi, in una giornata completamente
dedicata a loro, la possibilità di portare all’attenzione del mondo intero
le loro rivendicazioni.La giornata si è chiusa in Praça Sao Braz, dove al calare della sera si
sono susseguite le danze ed i canti tradizionali dei popoli africani e
dell’Amazzonia, a simboleggiare il passaggio del testimone sulla strada del
cambiamento.
E’ infatti molto grande la responsabilità di chi si trova oggi a Belem,
per condividere lo slogan “Outro mundo è posivel”. Un altro mondo
che, oggi, di fronte alla crisi globale, non va più solo teorizzato, ma
soprattutto costruito. Questo movimento deve avere la forza oggi non solo di
mostrare che un’alternativa c’è, ma anche di porre gli ingredienti di questa
alternativa al centro delle politiche economiche e sociali dei governi di tutto
il mondo. La forza di un fiume!
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