LA rassegna stampa

Ancora Roma e mafia. Un binomio che in questi ultimi mesi è uscito
molto spesso alla ribalta, segno che le mafie, nel Lazio sono da anni
radicati e ben operanti. L’ultima operazione ha il nome di “Orchidea”
e ha permesso di arrestare 41 persone per traffico di droga (leggi su
Avvenire del 22 gennaio) e soprattutto di mettere in luce Roma come
“crocevia di clan” per ripulire il denaro sporco. Dopo ristoranti,
locali notturni anche le gioiellerie , come hanno sottolineato i Ros
dei Carabinieri (leggi su Corsera, 22 gennaio). 

Nel frattempo un’operazione, denominata “Carthago”, ha permesso
di assicurare alla giustizia sedici persone e di azzerare un mandamento
mafioso, di Partinico e Borgetto, in provincia di Palermo. Sei delitti,
tentati omicidi e un caso di lupara bianca, i delitti ascritti a uno
dei mandamenti, al centro, negli ultimi anni, di una sanguinosa faida
(leggi su Avvenire, 22 gennaio). 

Nel nisseno invece un blitz contro la cosca dell’ex capomafia Madonia
ha messo in luce una sua possibile regia, che filtrava dal 41-bis a
cui l’anziano boss è sottoposto. Ventiquattro arrestati tra cui la
moglie, la sorella e il cognato del boss per una serie di affari illeciti,
estorsioni e riciclaggio di denaro sporco (leggi su Avvenire del 20
gennaio). Indagato anche Federico, presidente Mpa della Provincia. Dopo
un blitz, una condanna. Quarantanove anni di carcere a sette imputati
del clan Mandalà di Villabate: la condanna emessa dal tribunale di
Palermo focalizza sui rapporti tra politica, imprenditoria e mafia.
Anche l’ex sindaco condannato a otto anni e mezzo di reclusione. Nel barcellonese, invece, la criminalità
è tornata a sparare. A venire ucciso è stato Carmelo De Pasquale,
killer quarantenne dei “Barcellonesi”, con un colpo di lupara al
volto (leggi su Gazzetta del Sud del 16 e 17 gennaio). 

Dopo l’arresto degli scorsi giorni lo stragista Giuseppe Setola è
stato condotto in isolamento e sottoposto al carcere duro, 41 bis, su
proposta della Dda di Napoli per “evitare qualsiasi contatto con soggetti
estranei al nucleo familiare”. Il Gip Pilla ha inoltre convalidato
l’arresto della moglie accusata di detenzione di armi e denaro proveniente
da attività illecite (leggi su Avvenire e Gazzetta del Sud). In Calabria
procedimenti giudiziari in fieri: stretta finale per un processo di
usura tra Amantea e Belmonte Calabro (leggi su Quotidiano di Calabria
del 20 gennaio) mentre la Dda assolve sei imputati per omicidio di Giuseppe
Giugliano (leggi su il Quotidiano di Calabria del 16 gennaio). Mentre
Napolitano, nella sua visita a Lamezia Terme, ribadisce la necessità
di un maggior impegno antimafia (leggi su il Quotidiano di Calabria
del 16 gennaio).  

Dopo le dichiarazioni del pentito Spatuazza due esposti del vicepresidente
del Csm Mancino alle procure di Palermo e Caltanissetta (leggi su Gazzetta
del Sud) mentre il Pd siciliano approva il nuovo statuto: niente posti
per i coinvolti in reati di mafia (Gazzetta del Sud, 18 gennaio). 

L’abbattimento di Punta Perotti fu illegittimo perchè illegittima
fu la confisca: Strasburgo condanna così l’Italia per la distruzione
dell’ecomostro barese fatto implodere nel 2006 (leggi su Avvenire e Corriere
della Sera).