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Dentro Librino, oltre la periferia

Di Norma Ferrara il . Sicilia

Un quartiere lasciato al buio per mesi, un posto  dimenticato dalle istituzioni per anni, una zona di Catania che ai politici fa comodo lasciare cosi com’è. Questo era il quartiere Librino sino a qualche anno fa: per tutti un posto dal quale tenersi alla larga,  un quartiere “ghetto” con dentro delinquenza, spaccio, mafie e poco altro. Per molti  il luogo degli “invisibili”.  Poi lentamente qualcosa è cambiato e anche Librino ha una voce che racconta l’ altra Librino. Lo scorso anno, dopo 10 anni di volontariato scout nel quartiere, alcuni ragazzi decidono di fondare il mensile “La Periferica” e un’associazione (oggi editrice del mensile) “Oltre la Periferica”. E’ un piccolo free press ma a giudicare dalle attenzioni ricevute dal grande monopolista dell’editoria catanese, è già scomodo. Di questo miracolo tutto terreno e al quale si sta tentando di togliere l’ossigeno, ne abbiamo parlato con Massimiliano Nicosia, uno dei fondatori della testata e dell’associazione:

Da cosa è nata l’esigenza de  “La Periferica” in un quartiere come Librino?

Per dieci anni abbiamo lavorato come gruppo Scout – Agesci con le tante realtà positive che nel quartiere si impegnano da anni. Nonostante questo sforzo quotidiano però, l’immagine del nostro quartiere era sempre la stessa: quella di un “ghetto”. Cosi lo scorso anno abbiamo deciso di mettere su un mensile che avesse come obiettivo quello di fare un’informazione corretta, ovvero denunce precise ma anche racconto delle esperienze positive che a Librino ci sono e in pochi (o nessuno) raccontano.

Restituire un’immagine reale di Librino attraverso l’informazione e con la direzione di Riccardo Orioles de I Siciliani….

Si abbiamo pensato a La Periferica come ad un mensile free press, che potesse diventare veicolo dei fatti che realmente accadono ogni giorno nel nostro territorio e contestualmente strumento di denuncia. E così è stato. Con l’associazione Oltre La Periferica  stiamo mettendo in moto tutto l’associazionismo del quartiere (lo scorso settembre in 25 si sono incontrate per parlare di urbanistica e territorio). Il mensile è diretto da Riccardo Orioles. Per noi poter lavorare con lui  è stato davvero importante e anche difficile. Lui ci ha fatto capire che per provare a fare un’ informazione corretta ed efficace, oggi a Catania dobbiamo più che mai lavorare in rete. E lo stiamo facendo anche attraverso, “U cuntu” il mensile on line, che unisce tutta la Catania dell’ altra informazione.

Come riesce a vivere La Periferica, soprattutto in periodi così difficili per editoria ed economia ?

Sono periodi difficili anche per noi. Per il primo anno di vita siamo andati avanti con un contributo sostanziale della Caritas. Quest’anno nonostante  gli importanti risultati raggiunti, la Caritas non ha ritenuto di poterci sostenere nuovamente, poiché non espressamente “un giornale cattolico”(d’ altronde come lo scorso anno). Sostengono La Periferica anche molti commercianti della zona, con spazi pubblicitari. Il rapporto con loro è stato davvero importante per noi: sono i nostri lettori e anche  sostenitori. Almeno lo erano sino a qualche tempo fa…

Cosa è accaduto di recente..  abbiamo saputo che alcuni commercianti non potranno più sostenervi, perché?

Dal mese scorso, in breve, l’ unico quotidiano della città, La Sicilia di Mario Ciancio Sanfilippo, ha proposto ai commercianti che prima sostenevano per un 10 – 15 percento il nostro mensile, di acquistare spazi pubblicitari sul loro quotidiano. Parlando con alcuni titolari di esercizi commerciali inoltre mi hanno segnalato, come questa scelta implichi la non distribuzione di altri giornali che non siano La Sicilia, nelle loro attività. Altri ci hanno risposto che non potevano sostenere i costi di due inserzioni. Adesso andiamo avanti con grossa fatica, molta volontà, e autofinanziamento. Ma quello che è accaduto è stato un fatto singolare… diciamo cosi.

Un segnale di quelli che fa riflettere. Da un lato il monopolista dell’editoria catanese (e non solo) dall’altro un’ esperienza come quella de La Periferica. In mezzo un tentativo maldestro di togliere l’ ossigeno a questa piccola testata. Ma che senso ha togliere l’aria se la si possiede già tutta?

Nonostante questi problemi economici il mensile andrà avanti –  ci racconta Massimiliano Nicosia – ci sono in cantiere altre iniziative con tutta la rete di Catania (a gennaio la prima) e chiunque voglia  sostenerlo può farlo (andando sul sito www.laperiferica.it/) o collaborando al progetto.

Anche se il monopolio dell’informazione a Catania sembra voler annullare qualsiasi altra voce che racconti il territorio, la Catania della libera informazione resiste e continua a costruire, cercando l’aria anche dove non ce n’è.

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