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Catania, anche la scuola è “in vendita”

Di Giuseppe La Rocca il . Sicilia

Sotto lo sguardo attento e ferito dell’Etna, in una città “saccheggiata in silenzio e nel silenzio dimenticata” come l’ha definita mesi fa,  l’europarlamentare Claudio Fava, fa tappa la prima giornata della Carovana antimafie in Sicilia per incontrare  Catania e la sua gente. Catania e i diritti violati, disattesi e poi quelli conquistati ogni giorno con fatica.

Al centro della prima giornata di dibattiti e incontri il tema della Scuola e la sua “strana” declinazione qui nel catanese, dove in cantiere ci sono tagli e svendite anche per il settore pubblico più prezioso: l’istruzione.  “La scuola che verrà. Diritto allo studio e antimafia sociale”, è  la tavola rotonda che  si è svolta ieri alla succursale dell’I.C. “A. Vespucci per parlare di scuola e di formazione come presidio democratico nei quartieri e sulle scuole di Catania a rischio di chiusura.

All’appuntamento hanno partecipato, fra gli altri,  Rita Borsellino,  l’Arch. Aurelio Cantone, Don Roberto Sardelli (fondatore della “Scuola 725” tra le baracche del quartiere Tuscolano a Roma) e il regista Fabio Grimaldi, oltre ai contributi di Libera Catania, dei presidi delle scuole “A. Vespucci” e “A. Doria” e degli esponenti del “Comitato delle mamme Andrea Doria” e infine il comitato dei genitori della Vespucci.

Sono molte, troppe, a Catania le scuole che rientrano nel “Progetto scuole a rischi” per i quali è previsto uno stanziamento di maggiori fondi per combattere problematiche quali la dispersione e il disagio, invece con un con un colpo di spugna si decide di chiudere i cancelli di questi istituti “a rischio” negando in questo modo uno dei pochi e più importanti presidi di democrazia e cultura: la scuola.

La scuola in alcuni quartieri del territorio da sempre  rappresenta l’unica realtà di aggregazione dove si costruisce il futuro della società, ed è proprio per questo che da Catania si è voluti partire sottolineando queste problematiche, per lasciare una speranza, per affrontare i problemi ed individuare delle possibili soluzioni per ridare valore allo prospettive educative e progettuali negate nella città etnea.

“Fin quando lo Stato non è in grado di garantire i diritti al cittadino non ci sarà sviluppo economico e sociale perché le mafie si insinueranno in questo vuoto e garantiranno questi diritti sotto forma di favore” è questa l’analisi chiara, lucida e diretta fatta dai presidi delle scuole che hanno il polso della grave situazione attuale. Ma nel concreto, a Catania, città con forti problemi di bilancio, si decide di tagliare in uno dei settori cruciali per lo sviluppo: l’istruzione. Si parla quindi di scuole come I.C. “A. Doria” che continua ad esistere grazie alle deroghe di sfratto avute con le lotte delle mamme, dei docenti e delle associazioni. Dell’ C.D. “A. Diaz” che ha diversi sfratti esecutivi e dell’I.C. “A. Vespucci” che rientra nel piano di risanamento del quartiere di San Berillo del Comune di Catania e che dallo stesso è stata venduta per diecimilioniquattrocentomila euro. Uno dei pochi edifici scolastici costruito con criteri anti sismici, non legato a problemi di morosità, che ha rispettato i criteri di sicurezza, con teatro, palestra, ma nonostante ciò viene venduto. E forse così che viene garantito il diritto allo studio, anteponendo interessi di tipo economici a quelli formativi delle giovani generazioni?

“Noi intanto stiamo ad aspettare con occhi vigili e pronti ad una nuova battaglia di resistenza qualora si muovano le ruspe, pronti a difendere il diritto allo studio e ai luoghi dove esercitare tale diritto, contro un’amministrazione così poco sensibile all’educazione dei cittadini” ed è così che si sono alzati i cori unanimi dei comitati dei genitori intervenuti.

La Carovana continua oggi nella città etnea e si occuperà di sicurezza nel mondo del lavoro con la presentazione del Dossier a cura della Cgil sulle “condizioni di vita dei lavoratori gravemente infortunati”. Nel pomeriggio, alle 19:30,  verrà proiettato il film “Thyssenkrupp blues – all’Audotorium Benedettini di Catania.

Consulta qui l’intero programma della Carovana antimafie in Sicilia

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