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Il dramma senza fine della Guinea Bissau

Di Valerio Graglia il . Internazionale

Pochi giorni fà abbiamo assistito all’ennesimo dramma nella Guinea Bissau. Il 23 novembre un golpe da parte di alcuni militari è stato fermato, appena dopo l’irruzione nella villa presidenziale: fortunamtamente il bilancio è solo di una vittima ed alcuni feriti. Il premier Joao Bernardo Vieira è riuscito a salvarsi con la famiglia, ma la tensione è ancora forte a Bissau e nel resto del paese. È forte e palpabile da vent’anni quasi, manifesta il dramma sociale e politico in cui versa questa piccola nazione che sembra dimenticata.
Il golpe difatti è stato conseguente alla pubblicazione dei risultati elettorali delle elezioni legislative (16 novembre), elezioni che hanno visto il ritorno di Vieira. Egli fù a capo del paese dal 1980 grazie ad un colpo di stato, anche se nell1984 ricevette poi un mandato ufficiale.E’ proprio in quegli anni che la dilagante corruzione iniziò assieme alla colonizzazione da parte del narcotraffico internazionale, specialmente colombiano. Nel ’94 Vieira vinse ancora, nelle prime elezioni multi-partitiche, ma nel ’98 fù destituito da una rappresaglia militare. In questo maniera cadde anche il reggente successivo, Kumba Lalà, in carica fino al 2003. Vieria torna ancora nel 2005, fino a vincere le recenti elezioni anche se le accuse di brogli sono svariate.
La storia recente questo racconta: una nazione dilaniata dalle guerre civili ed in conflitti politici interni; come abbiamo riportato nelle pagine di LiberaInformazione, stiamo assistendo alla nascita di un ennesimo narco-stato, teatro di una continua lotta tra feudi militari altamente corroti nei loro apparati, in combutta con la criminalità organizzata internazionale (guarda caso in maggioranza “narcos”, colombiani paramilitari), ognuno in lotta per la gestione collusiva del potere.

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