I Cento passi della scuola verso il 21 marzo
Sarà il Marano
Ragazzi Spot Festival a rappresentare il primo dei cento passi verso
il 21 marzo 2009, XIV giornata della memoria e dell’impegno in ricordo
delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera ed Avviso
Pubblico che si terrà a Napoli.
Infatti i mesi
che precedono il 21 marzo vedranno scuole ed associazioni della Provincia
di Napoli impegnate ne “I cento passi verso il 21 marzo”:
una serie di iniziative che tengano viva l’attenzione degli studenti
sul tema della legalità ed accompagnino i cittadini in un percorso
di riflessione profonda sul senso delle morti innocenti e dell’impegno
sociale.
Il tema suggestivo
del 21 marzo 2009 sarà: “l’etica libera la bellezza. Riscattare
la bellezza, liberarsi dalle mafie. I volti della memoria, le mani dell’impegno”.
Ci siamo resi conto di essere brutti – spiega Don Tonino Palmese, Referente
di Libera per la Campania- perché senza più etica e speranza, ma siamo
senza etica perché stiamo stuprando la bellezza. Solo se ricominciamo
a guardare il bello possiamo cercare di costruirlo e viceversa. Perciò
le immagini scelte a rappresentare il 21 marzo di quest’anno sono
gli occhi e le mani. Gli occhi per guardare e ricordare gli orrori commessi
dalle mafie e le mani che devono essere impegnate a costruire un progetto
di vita migliore”.
“Nonostante
sia un anno difficile per quanto riguarda la sicurezza spiega l’assessore
Angela Cortese- non dobbiamo dimenticare che la lotta per la legalità
improntata sulla prevenzione è una priorità nei nostri territori:
dobbiamo far sentire la presenza della scuola nei territori. Per questo
ci teniamo ad evidenziare due dei cento passi verso il 21 marzo: “La
scuola adotta una vittima di camorra” e “La scuola adotta un bene
confiscato”. Si tratta di progetti che verranno sviluppati con il
contributo della Provincia di Napoli, il supporto dell’Associazione
Libera e del coordinamento dei familiari delle vittime innocenti di
mafia. I percorsi metteranno concretamente in rete la scuola, l’associazionismo,
le istituzioni, i familiari delle vittime, nella lotta per la legalità”.
“Delle vittime,
è necessario custodire la memoria e consegnarla alle giovani generazioni
come strumento di prevenzione ed impegno- spiega Geppino Fiorenza, Direttore
del Centro di Documentazione regionale contro la camorra- Per questo
possiamo contare sul coordinamento dei familiari delle vittime innocenti
delle mafie, che rappresenta una testimonianza fortissima e vivente
della lotta civile per la legalità. Tra il coordinamento e i ragazzi
delle scuole si è già intessuta una rete di scambio reciproco con
il progetto “la scuola adotta una vittima della criminalità organizzata”
realizzato con successo negli ultimi due anni grazie alla Legge Regionale
11/2004, così che abbiamo pensato di riproporlo ad un ventaglio più
ampio di scuole”.
E’ nuova
invece l’idea di “La scuola adotta un bene confiscato”. “Con
il nuovo progetto vogliamo coinvolgere direttamente i ragazzi sul tema
dei beni confiscati alla camorra e sui progetti di riutilizzo sociale-
sottolinea Davide Pati, Responsabile Ufficio Beni Confiscati di Libera-
li fa sentire parte della ricostruzione attiva dei territori. Conoscere
quali sono i beni e ragionare sul loro riutilizzo sociale significa
capire cosa si può fare rispetto alle esigenze di quel quartiere”.
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