Castelvolturno, arrestati tre presunti killer della strage
I Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta hanno arrestato nelle prime ore di oggi tre latitanti del clan dei “casalesi” , cercati da tempo perché ritenuti tra i componenti del gruppo di fuoco accusati di una serie di omicidi tra l’agro aversano e Castelvolturno. Il rifugio dei tre è stato scoperto in due villini di Quarto Flegreo, nel Napoletano. Sono Alessandro Cirillo, detto “o sergente”, Oreste Spagnuolo e Giovanni Letizia.
Nel corso dell’operazione coordinata dal comandante dei Carabinieri di Caserta, colonnello Carmelo Burgio. I miliari hanno anche sequestrato due Kalasnikov e due pistole di grosso calibro.
I tre latitanti all’arrivo dei carabinieri non hanno opposto alcuna resistenza. Cirillo, inserito dalle forze dell’ordine tra i 30 latitanti più pericolosi in Italia, si è perfino complimentato con le forze dell’ordine. I tre, secondo l’accusa, sicuramente facevano parte del gruppo di fuoco che negli ultimi tempi ha messo a segno innumerevoli agguati nel casertano. Esponenti di spicco del clan dei Casalesi è probabile che siano anche dietro la strage degli immigrati di Castelvolturno: questo aspetto al momento è al vaglio degli inquirenti.
I tre vivevano in due villette a pochi centinaia di metri l’uno dall’altra: abitazioni blindate, all’interno delle quali i carabinieri hanno trovato armi, parrucche, ma anche pettorine delle forze dell’ordine. Giovanni Letizia e Alessandro Cirillo vivevano nella stessa casa. Non c’erano altre persone all’interno delle abitazioni e, secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, è probabile che stessero lì da poco tempo. I tre erano armati e kalashnikov, pistole e fucili a pompa erano disseminati in ogni angolo delle abitazioni. Sequestrate dai carabinieri anche moto e macchine che erano nella disponibilità dei tre latitanti: è al vaglio degli inquirenti se tali mezzi possano essere stati usati anche nella strage degli immigrati di Castel Volturno.
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