Foggia: clan storici in azione.
L’omicidio del “Pernacchia“ lo dimostra: la Sacra Corona Unita è viva e colpisce impietosa. Alle 20:30 dello scorso 27 settembre Antonio Bernardo, presunto boss della criminalità organizzata foggiana, si trova nei pressi della parrocchia di San Ciro a bordo della city car che gli è stata fornita in quanto sorvegliato speciale sprovvisto di patente. Già coinvolto in diverse operazioni antimafia, il 61enne foggiano è stato affiancato da una Lancia Dedra con a bordo 2 persone da cui sono partiti i proiettili sparati da una pistola calibro 9.
In base alle indagini condotte dalla squadra mobile di Foggia, il tentativo di fuga del boss è sfumato rapidamente pochi metri più avanti, in seguito ad un brevissimo inseguimento da parte dei suoi sicari.
L’omicidio di Bernardo segna soltanto l’epilogo di una giornata che inizia a sporcarsi intorno alle 11:30 in via San Severo dove sono stati feriti un ventunenne pregiudicato, Angelo Bruno, rimasto lievemente ferito, e un passante settantenne che è stato raggiunto da tre proiettili alla caviglia, alla schiena e alla guancia.
E’ però l’agguato a Bernardo ad infliggere un colpo significativo alla criminalità organizzata foggiana: arrestato nel giugno 2002 nell’ambito del blitz “Double Edge” e coinvolto nel dicembre 2003 in un’inchiesta su commistione tra mafia e appalti, il boss era stato condannato l’anno successivo in primo grado a 3 anni di reclusione nel processo a 31 persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere di tipo mafioso. Al centro del processo la guerra fra clan che a Foggia, tra il ’98 e il ’99, provocò 14 omicidi e due tentativi di omicidi.
Gli investigatori ritengono che la conflittualità tra i clan storici si sia riacutizzata il 18 giugno 2007, proprio in occasione dell’omicidio di Franco Spiritoso, detto Capone, uno dei massimi esponenti della criminalità organizzata foggiana, la cui gerarchia appare oggi sempre più fitta e poco delineata; se negli anni 2000-2003 si poteva parlare di netta contrapposizione tra i clan Sinesi-Francavilla e Triscuoglio- Prencipe, oggi la situazione si è evoluta con un presunto terzo clan, quello Pellegrino-Moretti, con diversi soldati pronti a cambiare fronte in poco tempo.
Trackback dal tuo sito.