La Vanstone: ho rispettato i diritti umani
Un visto da concedere. L’ex ministro dell’immigrazione australiano, Amanda Vanstone, prende posizione sulla vicenda di Francesco Madafferi, presunto ‘ndranghetista arrestato lo scorso agosto per traffico di droga. Il calabrese ha evitato l’espulsione grazie allo stop della Vanstone, oggi ambasciatrice australiana a Roma, che ha concesso un visto umanitario per i “gravi problemi di salute mentale” lamentati dall’uomo”. Ero stata informata che la sua espulsione sarebbe stata in violazione degli obblighi della Nazioni Unite – aggiunge – e ho tenuto conto delle questioni di salute mentale associate con la sua detenzione ed espulsione, e del loro impatto sulla moglie e i figli, cittadini australiani».
Il precedente ministro dell’Immigrazione Philip Ruddock aveva ordinato l’espulsione di Madafferi nel 2000, ritenendo che non soddisfasse i requisiti di buon carattere, a causa del suo presunto oinvolgimento in gravi crimini in Italia negli anni ‘80, e perché il suo visto in Australia era scaduto.
Vanstone afferma di non aver mai ricevuto donazioni dai sostenitori di Madafferi, come sostiene il quotidiano The Age di Melbourne, che ha sollevato il caso. “Non è inconsueto che in ricevimenti di raccolta fondi le persone facciano donazioni, ma queste non sono ricevute dai parlamentari, bensì trattate da funzionari del partito”, ha detto al giornale. “Qualsiasi illazione su donazioni collegate con il fine di influenzarmi sono altamente offensive, scurrili e diffamatorie”.
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