In marcia nel nome di Ioculano

In marcia per ricordare Luigi Ioculano. A dieci anni esatti dal suo assassinio, si sfilerà per le strade di Gioia Tauro, nel nome del medico ucciso dalla ‘ndrangheta il 25 settembre del 1998. Una fiaccolata promossa da Libera Piana e da altre associazioni della zona. Un segnale forte per non dimenticare. Una presa di posizione in un momento difficile per la comunità e di alta tensione negli ambienti della criminalità organizzata, alle prese con una potenziale guerra di ‘ndrangheta.

Lo hanno ucciso davanti la porta del suo studio, di mattina, in pieno centro. Tre colpi di rivoltella. Tre colpi per fermare un uomo onesto, tutto d’un pezzo, pronto a prendere le distanze dalle cosche, per non restare imbrigliato nella rete della connivenza. Dal processo di primo grado che ha condannato all’ergastolo il presunto boss Giuseppe Piromalli (mandante) e Pasquale Filippone (esecutore) emerge il quadro in cui è maturato il delitto. Ioculano era attivo nella vita politica e presiedeva l’associazione Agorà, da lui fondata. Per prendere posizione su questioni delicate, per esprimersi attraverso un foglio cittadino. Si era interessato delle questioni inerenti l’ospedale, alcuni appalti pubblici, il piano regolatore comunale e si era opposto con forza alla costruzione del termovalorizzatore, quello che per le cosche della Piana sarebbe stato un veto grande affare. Ioculano si era esposto, ma era rimasto isolato negli ambienti della politica. Un bersaglio facile.

E nei giorni bui della  “guerra civile”, nei giorni del conflitto tra le cosche storiche di Gioia Tauro, quella dei Piromalli e dei Molè, l’associazionismo ha deciso di onorare un anniversario simbolico, tenendo fede al “dovere della memoria e dell’impegno”. Una fiaccolata promossa dal coordinamento della Piana di Libera, dal movimento “Per il bene comune”, dalla Cooperativa Valle del Marro-Libera Terra , e alla quale hanno aderito altre realtà del territorio. La fiaccolata muoverà alle ore 19.30, da Piazza Marconi, vicino al giardino della stazione Ferrovie dello Stato di Gioia Tauro e si concluderà in via Roma, davanti all’ingresso dell’abitazione, dove fu ucciso Ioculano.

“La manifestazione vuole essere non solo un momento di ricordo di un grande uomo,  vittima della violenza mafiosa, ma soprattutto – sostiene il coordinamento di Libera – un momento di coagulo di tutte le forze sane della società della Piana per rinnovare l’impegno di contrasto alla ndrangheta  del territorio e  a tutte le mafie”. Un modo per fare la propria parte.