LIBERA: IN CAMMINO PER LA GIUSTIZIA ANCHE IN AMERICA LATINA
Un nuovo sito per dare voce
ai familiari delle vittime di crimini di Stato in America Latina. E’
on line il sito www.liberande.it a cura di “Libera. Associazioni
nomi e numeri contro le mafie” nell’ambito del progetto che l’associazione
realizza in Colombia e nella regione Andina, grazie al sostegno della
provincia di Milano, e dell’Assessorato alla Partecipazione, Pace e
Cooperazione Internazionale,. Un progetto che avra’ come partner privilegiato
il “Movimento Nazionale di vittime di crimini di stato”.
Obiettivo del sito è
documentare ed analizzare la realtà colombiana dando voce ai familiari
delle vittime dei crimini di Stato e alle organizzazioni popolari, ai
movimenti sociali, alle ONG per i diritti umani che lavorano in prima
linea a fianco delle vittime del conflitto. Un lavoro di analisi e documentazione
che si prefigge di mettere in luce ed evidenziare anche le corresponsabilità
politiche di fenomeni che non si limitano al Sud del Mondo ma, per effetto
della globalizzazione del crimine transnazionale, hanno una comune matrice
a Milano, come a Locri o Bogotà. “Quando prendiamo un impegno con
le persone, cerchiamo di non distrarci– ha dichiarato Tonio Dell’Olio,
responsabile di Libera per il settore internazionale
– quando queste persone sono gli operatori discreti, umili e fieri delle
organizzazioni andine con cui da tempo abbiamo intrapreso una collaborazione
allora quell’impegno esige di essere onorato in tutti i modi”.
Due sono le azioni portanti
del progetto Liberande: la costituzione di un Osservatorio Andino
come spazio di analisi, di documentazione e informazione delle diverse
realtà, permettendo un reale azione di crescita delle realtà locali.
Ma anche la creazione di un ponte di scambio tra esperienze della società
civile colombiana e italiana, attraverso partecipazione a reciproci
momenti di incontro e confronto e soprattutto attraverso la formazione
di volontari italiani da inviare come osservatori a protezione dei testimoni
di cittadinanza giornalisti, amministratori e sindacalisti, per proteggerli
dalle intimidazioni.
“Sono molti a seguire le
vicende dei Paesi delle Ande in Italia e coltivano rapporti con Bolivia,
Colombia, Ecuador, Venezuala e Perù – ha concluso Tonio Dell’Olio
di Libera– attraverso l’osservatorio proviamo a superare quelle
visioni parziali, conoscenze parcellizzate e settoriali, con la pretesa
di voler fornire a tutti un’informazione la più completa possibile
su quanto si muove negli organismi internazionali, nelle istituzioni
nazionali e nell’informazione locale ma soprattutto tra le organizzazioni
di base tra le quali privilegiamo le associazioni dei familiari delle
vittime della violenza criminale e politica. Troppo spesso il confine
tra le due è davvero molto labile.“
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